L'iniziativa, condotta da Agroenergie Sicilia, organizzazione partecipata da sigle sindacali e associazioni di categoria, prevede il coinvolgimento diretto dei produttori nella coltivazione di seminativi oleaginosi destinati alla produzione di energia a basso impatto ambientale, ma anche la promozione di investimenti per la messa in opera di impianti per il trattamento delle bio-masse. Con il coinvolgimento di amministrazioni locali e Regione siciliana, dove a breve e' prevista la costituzione di un tavolo tecnico sulle agro-energie, coordinato dall'assessorato all'Industria, l'obiettivo e' la creazione di una piattaforma tecnologica e produttiva che possa qualificare l'Isola nel settore dei bio-combustibili, mercato che secondo le stime comunitarie arrivera' al 5,75 per cento del fabbisogno entro il 2010.
''Efficienza energetica e uso delle fonti rinnovabili sono i due filoni verso i quali bisognera' sempre piu' orientarsi - spiega il presidente degli industriali di Catania, Fabio Scaccia - il costo della bolletta energetica, che le imprese in Italia pagano fino al 30 per cento in piu' rispetto agli altri pesi europei, continua ad aumentare. La diversificazione delle fonti e' una strada obbligata e la Sicilia ha potenzialita' che vanno sfruttate. Con la condivisione di questa iniziativa Confindustria Catania vuole proseguire il suo impegno per incentivare l'uso delle energie rinnovabili, moltiplicando occasioni di lavoro e di sviluppo sostenibile''. Il primo step della campagna divulgativa rivolta ai proprietari di fondi agricoli della Sicilia, puntera' ad una adesione di massima all'accordo, in questa fase non vincolante, con l'obiettivo di raggiungere i 45 mila ettari di terreno rappresentati''. (ANSA).
www.ansa.it
|