Commenta con soddisfazione Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale che estende il diritto al premio aggiuntivo per gli impianti fotovoltaici fino a 200 kW di potenza, operanti in regime di scambio sul posto per la produzione di energia in edifici pubblici e residenziali. Si tratta di una maggiorazione percentuale della tariffa così come prevista dal Conto Energia, pari alla metà della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita ed attestata ma comunque non superiore al 30% della tariffa incentivante.
“L’estensione del premio per impianti fotovoltaici abbinati all’uso efficiente dell’energia – spiega Chianetta – da noi richiesto nei vari e costanti confronti con il Governo, trova adesso attuazione in questo nuovo decreto. Un risultato che ritengo importante per il settore, in linea con gli obbiettivi del Parlamento di incentivare maggiormente il fotovoltaico nell’edilizia, in particolare nelle regioni del Nord penalizzate dalla minore insolazione e, di utilizzare il conto energia come strumento per promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni. Un segnale di attenzione verso il settore che in questi ultimi mesi ha vissuto un periodo di grande incertezza a causa di alcuni messaggi poco rassicuranti circa l’impegno del Governo nel voler mantenere il conto energia che, con questo decreto, risulta invece rafforzato nei suoi contenuti”. “Un incoraggiamento – ha concluso Chianetta – per la promozione di impianti domestici e di media taglia poiché l’estensione fino ai 200 kW è l’ideale per le aziende di piccole e medie dimensioni, altamente energivore, con capannoni industriali in grado di ospitare un impianto fotovoltaico sul tetto senza alcun impatto ambientale. A tal proposito, un grande contributo potrebbe arrivare dalle Regioni se accogliessero la nostra proposta di semplificare il processo autorizzativo, in questo caso, ad una semplice DIA. L’industria italiana e’ costituita prevalentemente da aziende piccole e medie, per cui ci si aspetta che queste acquisiscano la maggiore quota di mercato del fotovoltaico in breve tempo”.
Il decreto inoltre introduce una novità, vale a dire l’interpretazione dell’art. 4 c. 4 del decreto interministeriale 19 febbraio 2007: “ per «componenti non già impiegati
in altri impianti» si intende che i medesimi componenti non sono già stati utilizzati in impianti per i quali sono stati concessi altri incentivi in conto energia o nelle altre forme”. Si risolve dunque positivamente, commenta l’Associazione, tanto nella forma che nella sostanza il problema insorto con numerosi soggetti che, per cause varie hanno ritardato oltre il 60° giorno la comunicazione al GSE di entrata in esercizio dell’impianto FV perdendo il diritto agli incentivi.
rinnovabili.it
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