La lettera che gli addetti stanno facendo circolare in queste ore recita tra l'altro: «In questi giorni, si decide la morte per decreto delle energie rinnovabili in Italia. Quindicimila famiglie rischiano di perdere in pochi mesi il posto di lavoro, un indotto che occupa altre 100.000 persone sarà colpito. E' un prezzo altissimo, in termini sociali ed economici, che verrà pagato da uno dei pochissimi settori produttivi non colpiti dalla crisi e da un numero importante di lavoratori e famiglie. E' quello che succederà se il Consiglio dei Ministri approverà il decreto sulle rinnovabili nella versione che circola in questi giorni all'interno del Parlamento e su cui si leggono anticipazioni di stampa. Dopo pochi mesi dalla (lungamente attesa) approvazione, nel mese di agosto dello scorso anno, della legge sul nuovo conto energia, lo scorso 31 gennaio la Commissione europea ha adottato, come noto, una raccomandazione in cui invita gli Stati membri ad incoraggiare le politiche di sviluppo delle fonti rinnovabili, scoraggiando esplicitamente strumenti normativi retroattivi, causa di incertezza sul mercato e di congelamento degli investimenti. A dispetto di queste premesse, nelle bozze del decreto legislativo rinnovabili leggiamo la previsione di introdurre retroattivamente un limite vincolante di 8.000 MW. Stop ai progetti autorizzati e in corso di autorizzazione. Stop a molti cantieri in corso. Un vero e proprio tetto al fotovoltaico, più di 6 volte inferiore a quello fissato dalla Germania. È questa la prospettiva che annienterebbe il settore fotovoltaico a partire dalla prossima settimana con l'eventuale approvazione in Consiglio dei Ministri. (…) . Gli incentivi (che, ricordiamo, non gravano sul bilancio dello Stato ma nemmeno su quello delle famiglie, come invece si è letto in questi giorni) hanno creato un volano virtuoso che ha consentito al Paese di riavvicinarsi al gruppo dei paesi leader nel campo dell'innovazione e della capacità produttiva.».
L'appello integrale può essere letto sul sito: www.nextville.it
Banca Etica – da sempre attiva nella tutela dell'ambiente - appoggia le richieste degli addetti e ricorda che, con Progetto Energia, è impegnata nel finanziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili in modo diffuso e coinvolgendo il protagonismo dei cittadini.
«Leggendo i dati del GSE ci piace sottolineare che 1 MW ogni 700 in Italia è finanziato da Banca Etica; 1 impianto ogni 225 gode del finanziamento del nostro Istituto- ricorda il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri - . Dati importanti, se consideriamo la storia giovane e la struttura leggera della nostra banca, un piccolo successo della Finanza Etica! Sul nostro sito aggiorniamo periodicamente i dati relativi ai finanziamenti per il fotovoltaico e ad oggi il fotovoltaico finanziato da Banca Etica ha prodotto in un anno 13.351 MWh pari al fabbisogno annuale di circa 3.814 famiglie e ha permesso di evitare l'emissione di 7.018 tonnellate di CO2 pari a 18.399 barili di petrolio».
bancaetica.com
|