Il Global Wind Energy Council (Gwec) stima che la capacita' mondiale raggiungera' nel 2030 dai 1129 Gigawatt (GW) con una crescita moderata, ai 2107 GW,in uno scenario ottimale. L'enorme differenza sara' determinata, secondo il Gwec, da un impegno piu' o meno importante nelle decisioni politiche di supporto al settore. Per quanto riguarda lo scenario europeo, nel 2030 si dovrebbe avere una forbice di potenziale eolico variabile tra 294GW e i 385GW. Target che stanno a cavallo dell'obiettivo di 300GW fissato dall' industria eolica europea (Ewea). Le proiezioni fatte da organismi al di fuori dell'industria eolica sono meno ottimistiche, anche se negli ultimi anni sono state riviste al rialzo. L'Agenzia Internazionale dell'Energia (Iea), per esempio, prevede nel 2030 una capacita' globale per l'energia eolica solo di 538GW. Secondo quanto scrive Crispin Aubrey nel bimensile ''Wind Directions'', tutti gli analisti, comunque, concordano su certe tendenze chiave che vanno nella buona direzione per lo sviluppo dell'energia eolica. Una tra queste e' il crescente potenziale delle regioni asiatiche, dove il boom delle economie richiede tanta energia quanta e' possibile procurarsi e, nello stesso tempo, c'e' una forte pressione perche' si abbandonino i carburanti fossili inquinanti. Altro fattore chiave e' dato dal riemergere degli Stati Uniti come un attore forte del mercato eolico. Nonostante la reticenza statunitense a firmare il protocollo di Kyoto, l'energia eolica piace. Lo stesso Presidente Bush si e' detto d'accordo sul fatto che l'energia eolica possiede il potenziale sufficiente per fornire il 20% dell'elettricita' necessaria agli Usa. La situazione europea, intanto, continua a costituire il cuore dell'industria eolica internazionale con stati membri UE sempre piu' numerosi nello sviluppare mercati in concorrenza con quelli leader tedesco, spagnolo e danese. (ANSA). YFZ-GU
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