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NEWS
12-02-2008 TUTTE LE NEWS
Negli Emirati la prima cittą tutta "verde"
ABU DHABI - Una suggestiva coreografia, che ha ripercorso tra danze sospese nel vuoto e video proiettati contro la maestosita' del deserto il rapido passaggio dal passato al futuro di Abu Dhabi, ha battezzato con la posa della prima pietra la nascita di Masdar City, la citta' 'tra le mura' ad inquinamento zero.
 
Uscita dall'annosa aurea dell'utopia e degli studi scientifici per divenire realta', Masdar entro il 2015 si materializzera' in sei chilometri e mezzo ispirati all'architettura araba locale. Organizzata in stradine che contribuiranno a mantenere il borgo in ombra, la citta' sara' arricchita di accorgimenti architettonici, come gli impianti fotovoltaici, disegnati con delicati temi floreali, che sporgendo dai tetti catturano calore e fanno da scudo agli spazi sottostanti. Una citta' a misura d'uomo e non di veicolo, dove una qualsiasi piazza, parco o fermata dei mezzi di trasporto sara' raggiungibile nell'arco di un minuto e dove i mezzi, ovviamente, saranno rigorosamente ad emissione carbonio zero. Accesso vietato alle macchine che dovranno rimanere parcheggiate fuori dal perimetro delle citta', mentre a garantire spostamenti fluidi provvederanno 2.500 navette con 150,000 itinerari giornalieri. Se la produzione di energia sara' affidata ad impianti solari, termali, ad altra concentrazione o eolici, all'acqua si provvedera' grazie ad un impianto di desalinizzazione, mentre i rifiuti diventeranno parte di un nuovo stile di vita proiettato verso la produzione minima di scarti ed il riciclo energetico di quelli comunque prodotti. ''Il 60% dell'energia globale e' consumata da edifici ed e' per questo che abbiamo reinventato l'abitabilita' ed il consumo in una citta' del tutto moderna'', ha affermato Sultan Al Jaber, amministratore delegato di Masdar, aggiungendo che obiettivo del progetto e' anche quello di smentire coloro che sostengono che le soluzioni verdi sono troppo costose e non remunerative. Ovviamente pulito anche l'intero dispendio energetico necessario alla cerimonia di inaugurazione, soddisfatto grazie alle quantita' di energia solare immagazzinata dalle strutture fotovoltaiche sperimentali gia' attuate da Masdar. Entrate in funzione in collegamento con la rete nazionale dal dicembre scorso, hanno fin ora evitato la produzione di quattro tonnellate di CO2. Molto piu' ambizioso il traguardo complessivo di Masdar City che nei prossimi 25 anni riuscira' a risparmiare circa 2 miliardi di dollari in petrolio, con una domanda energetica di 200MW contro gli 800MW di una normale cittadina delle stesse dimensioni. Il costo di Masdar sara' di 22 miliardi di dollari, ha annunciato al Jaber, quattro dei quali saranno stanziati direttamente da Masdar mentre i restanti 18 saranno raccolti sotto forma di investimenti diretti o attraverso la creazione di appositi meccanismi finanziari. Sette le fasi di realizzazione, tra il 2009 ed il 2015 quando la citta' potra' definirsi pienamente tale con almeno 50.000 abitanti e 1500 imprese. La prima creatura della citta' del futuro, sara' il Masdar Institute of Science and Technology - in collaborazione con il Massachusetts Institute of Tecnology (Mit)- la prima universita' interamente dedicata allo studio e alla ricerca delle energia rinnovabili. La marcia a ritmo sostenuto intrapresa da Masdar per la relizzazione di strutture energetiche pulite include anche l'annunciato impianto da 100mw |Shams' un progetto stimato tra i 400-500 milioni di dollari al quale anche l'Italia sta guardando con attenzione. Il presidente dell'Enea Luigi Paganetto e sei primarie imprese coordinate dal presidente della Tolo Energia Gilberto Gabrielli, stanno valutando le condizioni di fattibilita' per concorrere alla gara d'appalto per l'impianto pilota da 100 MW di Concentrated Solar Power, che chiudera' il 28 febbraio.(ANSA)

www.ansa.it