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19-02-2008 |
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Biocarburanti: sospesi due provvedimenti. |
Stop all'iter di due provvedimenti a causa di un provvedimento sospensivo del Consiglio di Stato. Si tratta di due decreti attuativi della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che contribuirebbero a dare attuazione all'obbligo per i produttori di carburanti di immettere al consumo prodotti di origine agricola in una percentuale che, dal primo gennaio 2007, doveva essere dell'1%, per poi raddoppiare dal primo gennaio 2008. |
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Il Consiglio di Stato ha per ora sospeso il parere sui due provvedimenti sollevando rilievi che attengono ai calcoli necessari per ottenere l'ammissione al sistema dei certificati verdi e alla sperequazione tra prodotti derivanti o no da intese di filiera. I provvedimenti del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze, il ministro dell'Ambiente e il ministro delle Politiche agricole, fissavano tra l'altro le sanzioni amministrative pecuniarie, proporzionali e dissuasive, per il mancato raggiungimento dell'obbligo previsto per i singoli anni di attuazione delle disposizioni di legge in materia di obiettivi di produzione di biocarburanti, successivi al 2007, tenendo conto dei progressi compiuti nello sviluppo delle filiere agroenergetiche. Gli importi derivanti dalla comminazione delle eventuali sanzioni avrebbero dovuto essere versati al fondo previsto dalla legge per essere riassegnati quale maggiorazione del quantitativo biodiesel che annualmente puo' godere della riduzione dell'accisa o quale aumento dello stanziamento previsto per l'incentivazione del bioetanolo e suoi derivati o quale sostegno della defiscalizzazione di programmi sperimentali di nuovi biocarburant. Si tratta di una norma che si inserisce nel quadro della politica legislativa tendente a promuovere e incentivare l'immissione al consumo di biocarburanti e di altri carburanti rinnovabili con l'obiettivo di ridurre l'emissione di CO2 nell'atmosfera, fatto proprio in talune direttive comunitarie e, conseguentemente, nella legislazione nazionale. Altra materia trattata riguarda appunto i quantitativi minimi di immissione fissati sulla base del calcolo in Gcal dei certificati rilasciati dal ministero delle Politiche agricole. E proprio su questo tema il Consiglio solleva l'obiezione che verrebbe introdotta la discriminazione tra prodotti derivanti da intese di filiere o da contratto quadro e assimilati e prodotti non derivanti da tali intese, assegnando ai primi un maggior valore per certificato rispetto ai secondi. (ANSA).
www.ansa.it
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