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Il Ministro PRESTIGIACOMO sul "tetto del fotovoltaico"
Il Ministro ha sottolineato che
''in Italia non si puo' fermare l'impegno per le rinnovabili.
Dobbiamo rispettare non solo gli impegni con l'Unione Europea
ma anche gli impegni che ci siamo dati come governo di
produrre a regime il 25% dell'energia con fonti rinnovabili.
Il che vuol dire che bosogna continuare a sostenere questo
settore''.
Ma, secondo Prestigiacomo ''e' chiaro che gli incentivi
non potranno sempre essere quelli dell'inizio perche' la
tecnologia va avanti e quindi devono essere inversamente
proporzionali al costo degli impianti. Ma non si puo' pensare
di dire 'usciamo dal fotovoltaico, dalle rinnovabili' perche'
questo e' assolutamente in controtendenza con tutto quello
che il governo ha fatto finora. Si stanno accentuando toni
che non corrispondono alla volonta' del governo''.
''Stiamo lavorando su questo testo - ha spiegato - che
dovra' essere equilibrato, che contrasta le truffe che sono
state fatte forse all'inizio quando non c'erano i controlli.
Quindi bisogna rafforzare i controlli ma non e' perche' ci
sono le rapine che chiudiamo le banche''.
''Il tetto degli 8.000 MW per il fotovoltaico non esiste''
ha ribadito il Ministro ''all'epoca il fotovoltaico era molto
basso e quindi si era detto che il mix poteva essere
costituito con 8.000 MW di fotovoltaico. Abbiamo visto invece
come il settore che e' andato piu' avanti e' stato proprio il
fotovoltaico e che altri settori sono rimasti indietro.
Quindi e' un obiettivo intermedio che ci siamo dati, non e'
un tetto oltre al quale non si puo' andare. E' un falso
problema''.