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NEWS
01-02-2007 TUTTE LE NEWS
Emissioni di C02, l´Ue ha trovato la quadratura del cerchio?
Lo avevamo detto ieri che era qualcosa di più di un semplice ‘screzio’. E infatti oggi il Sole24ore implicitamente si corregge e definisce ‘un’altra battaglia campale in Europa’ la discussione in corso a Bruxelles sui tetti agli scarichi delle auto.
 
Sul tavolo dell’Ue si dibatte sulla scrittura del piano per combattere il surriscaldamento del clima. Un tema mondiale che l’Europa vuole – almeno a parole – affrontare di petto e andando ad incidere direttamente sulle case automobilistiche. Ma non è facile perché come noto alcuni dei più importanti costruttori di auto tedeschi si sono ribellati chiedendo al proprio cancelliere Angela Merkel di mettersi di traverso di fronte alla richiesta di taglio obbligatorio su l’intera gamma dei modelli delle emissioni di C02. Cosa che ha fatto puntualmente e con il piglio della prima della classe. Ma la notizia nuova è che potrebbe essere stata trovata una mediazione possibile. Secondo la logica di dividere gli oneri con l’industria del petrolio per controbilanciare il carico sulle case automobilistiche. Ma come sarà possibile? Al di là del fatto che il piano verrà messo nero su bianco la prossima settimana, l’ipotesi è quella di obbligare i petrolieri a mettere in commercio carburanti più puliti, attraverso la riduzione del 10% dei gas serra generati dalla filiera produttiva. Secondo i calcoli dell’Ue si potrebbero abbattere 500 milioni di tonnellate di biossido di carbonio (nel 2020). Il percorso, ovviamente è a tappe. Prima tappa: entro il 2011 la benzina dovrà avere il 10% minimo di etanolo e dal 2009 dovrà scendere il tenore di zolfo nel gasolio. Facendo forza su questa leva, l’Ue ipotizza di poter arretrare sulla richiesta di limitare le emissioni di C02 a 120 grammi per chilometro percorso entro il 2012 sull’intera gamma delle nuove auto. Innalzando la soglia a 130 grammi. Una mediazione, appunto, ma pur sempre un passo avanti. La prossima settimana vedremo i frutti di questa ‘battaglia campale’.

greenreport.it