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01-03-2007 |
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350 M di euro all'anno a favore dell'ecoindustria |
Il primo progetto di “Innovazione Industriale sull'efficienza energetica per la nascita e il radicamento di una ecoindustria” si rivolge alle industrie che riusciranno a risparmiare energia nei processi produttivi e a quelle che concepiranno prodotti innovativi, in grado di rendere l'Italia più competitiva abbattendo i consumi energetici e sviluppando il settore delle rinnovabili.
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La tutela dell'ambiente non è un fattore limitante, semmai è vero il contrario. L'azienda che a monte trascura l'impatto sull'ambiente della propria attività, si ritrova a valle con un costo ambientale aggiuntivo, con ciò agevolando la colonizzazione del segmento di mercato da parte di altre realtà più competitive ed eco-compatibili. Ottimizzare l'utilizzo delle risorse energetiche e minimizzare l'impatto ambientale dei processi produttivi significa garantirsi competitività nel mercato e consenso da parte dei cittadini. Al Progetto di efficienza energetica e rinnovabili saranno destinati 350 milioni di euro all'anno attraverso il Fondo per la competitività istituito dalla Finanziaria, cui si andranno ad aggiungere le risorse previste dalla programmazione collegata all'utilizzo dei fondi comunitari 2007-2013 e le risorse dei fondi aggiuntivi nazionali (Fas), per l'insieme delle quali si prevede uno specifico programma interregionale nel Mezzogiorno finalizzato alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico per complessivi 2,35 mld di euro. Il governo finanzierà progetti industriali presentati dalle imprese per realizzare: • investimenti industriali nel settore delle energie rinnovabili (es. collettori solari; piccole centrali di cogenerazione alimentate a biomassa; filiera industriale del fotovoltaico; industria dell'eolico; tecnologie di produzione, stoccaggio, utilizzo di idrogeno; solare ad alta temperatura; biocarburanti con realizzazione di distillerie di bioetanolo e impianti per la produzione di biodiesel, ecc. ) • investimenti per riqualificazione di comparti industriali a favore della fornitura di nuovi prodotti a basso impatto ambientale e risparmio energetico (es. mattoni ad alto isolamento termico, caldaie a 4 stelle, frigoriferi A+, motori ad elevata efficienza energetica, vetri bassoemissivi, impianti di cogenerazione ad alta efficienza, ecc.) • investimenti industriali per l'innovazione di processi produttivi a favore di lavorazioni a minor consumo di energia (es. motori con inverter, sistemi di riutilizzo del calore di scarto delle lavorazioni, ecc.). Pasquale Pistorio, vicepresidente di Confindustria per l'innovazione e la ricerca, sarà project manager e coordinerà uno staff formato da esperti del Ministero dello Sviluppo economico, dell'Istituto per la Promozione Industriale e dell'Enea, cui sarà affidato il compito di delineare le azioni necessarie per lo sviluppo di una eco-industria italiana. Entro i prossimi quattro mesi lo staff condotto da Pistorio presenterà il suo piano programmatico al governo che chiamerà imprese (in particolare reti di PMI), enti di ricerca, pubbliche amministrazioni locali a presentare progetti. La selezione sarà curata da ‘nuclei specializzati' nel settore della valutazione tecnologico-produttiva dei progetti istituiti dal Ministero dello sviluppo economico. La nuova politica di incentivazione del Ministero dello Sviluppo economico si articolerà su due modalità: interventi generalizzati orizzontali (credito di imposta per sostenere gli investimenti in macchinari e impianti nelle aree sottoutilizzate e credito di imposta per investimenti in ricerca e sviluppo); progetti di innovazione industriale in quota Fondo per la Competitività.
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