La finanziaria sta arrivando al suo primo giro di boa e con l’ultimo passaggio del voto di oggi al Senato (che si preannuncia non decisamente favorevole) si appresta ad affrontare il secondo round alla Camera.
Con il voto di ieri si è provveduto a mettere finalmente chiarezza anche alla lunga vicenda sugli incentivi al Cip6, che lo scorso anno rischiarono di produrre più che un incidente diplomatico, quando nella stesura dell’unico articolo di legge che racchiudeva l’intero testo della finanziaria, per il voto di fiducia definitivo, sfuggì tra le maglie proprio la limitazione all’uso di questo annoso contributo statale alle “false rinnovabili”, quali i rifiuti.
L’articolo 30, introdotto in Commissione ambiente del senato, e approvato ieri, prevede che gli incentivi Cip6 siano destinati solo agli impianti realizzati e operativi, escludendo quindi quelli che sono già autorizzati, ma non ancora costruiti o in via di costruzione. Per i quali si prevede comunque la possibilità di riconoscimento in deroga del diritto agli incentivi da parte del Ministro dello sviluppo economico, sentite le Commissioni parlamentari competenti, inderogabilmente entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria.
Un provvedimento che – se rimarrà così come è stato scritto e votato dal Senato- interesserà 16 impianti alimentati a fonti assimilate, autorizzati ma non operativi. Di questi, 11 sono inceneritori di rifiuti tra cui l’impianto di Malagrotta a Roma, i quattro impianti in Sicilia e i due impianti previsti in Campania.
Mentre gli impianti da fonti assimilate operativi finanziati dal Cip6, che continuerebbero a ricevere i finanziamenti sono al momento 129. Nell’articolo 30 introdotto dalla Commissione ambiente, si prevedono inoltre una serie di meccanismi per incentivare l’uso di rinnovabili quali l’energia solare, l’eolica e da biomasse e al comma bis, viene stabilito che sarà l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas a definire il valore medio del prezzo del metano ai fini della determinazione del prezzo evitato di combustibile, che rappresenta il parametro di base per il calcolo degli incentivi Cip6 da destinare ai produttori di energie da fonti rinnovabili. Ma solo a dicembre, quando cioè sarà varata definitivamente l’intera legge finanziaria, sapremo come è andata a finire. (Lucia Venturi)
greenreport
|