Questa l'idea di un progetto, nato dalla collaborazione tra l'Australian National University (ANU), Spark Solar Australia e l'azienda finlandese Braggone Oy, che ha come obiettivo quello di creare un componente fluido da spruzzare sui pannelli. Il progetto, che avra' durata triennale, dovrebbe consentire di ''spruzzare un film di idrogeno ed uno di materiale non riflettente su un nastro trasportatore'' spiega Spark Solar. Il costo previsto per la ricerca sara' di 1,85 milioni di dollari. La societa' Spark Solar Australia prevede di produrre, entro il 2010, otto milioni di celle solari, sufficienti per alimentare 10.000 case australiane e creare piu' di 100 posti di lavoro. Un altro progetto invece, studiera' i metodi per cambiare la superficie delle celle solari per renderle piu' efficienti. Il progetto sara' portato avanti dall'ANU, riconosciuta come leader della ricerca e sviluppo sul fotovoltaico a livello internazionale e dalla societa' tedesca GP Solar. Entrambi i progetti prevedono che sara' possibile senza avere alcuna perdita a livello qualitativo: ''Le celle - afferma Keith McIntosh, della Australian National University - saranno della stessa qualita' di quelle tradizionali, ma molto piu' economiche''.
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