Negli stessi giorni si è data grande eco ad uno studio del 2008 della società americana McKinsey che ha fatto scalpore tra gli addetti ai lavori e nel quale l'Italia è indicata come il paese più vicino al raggiungimento della parità di costo tra energia prodotta da fonti tradizionali e quella prodotta da fotovoltaico. La Guida del GSE La Guida - curata dal Gestore dei Servizi Elettrici in collaborazione con gli uffici tecnici dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas - è composta da 15 capitoli più un glossario in appendice per un totale di 50 pagine e si articola in due parti: nella prima sono presentate le innovazioni introdotte dal nuovo Conto Energia (DM 19/02/07), le indicazioni per la realizzazione e la connessione dell'impianto alla rete e le modalità per richiedere l'incentivazione al GSE; nella seconda sono approfonditi alcuni aspetti per chi, non esperto del settore, cerca informazioni di base sugli impianti fotovoltaici e sull'evoluzione del Conto Energia. Tra le novità della terza edizione, le nuove regole dello scambio sul posto (innalzamento della soglia incentivabile per impianti fino a 200 kW), l'aggiornamento al 2009 delle tariffe incentivanti e le nuove condizioni procedurali, economiche e tecniche per la connessione alla rete stabilite dall'AEEG. La stessa guida evidenzia gli aspetti positivi del fotovoltaico, primo fra tutti "l'assenza di emissioni inquinanti durante il funzionamento dell'impianto" e quelli negativi, fra cui il "costo degli impianti attualmente elevato, a causa di un mercato che non ha ancora raggiunto la piena maturità tecnica ed economica". Lo studio della McKinsey Proprio sul tema dei costi entra in gioco lo studio della McKinsey, che indica l'Italia come il paese più prossimo, insieme alla California, al raggiungimento della "grid parity", cioè la parità di costo tra energia prodotta da fonti tradizionali (fossili) e quella prodotta da fotovoltaico, sfatando in un certo modo il mito del futuro marginale e dell'antieconomicità delle fonti rinnovabili. Lo studio prevede infatti che anche a causa dell'aumento dei costi dell'energia tradizionale e grazie al circolo virtuoso innescato dal Conto Energia (che ha portato a un forte aumento della domanda permettendo maggiore competitività dei prezzi, crescita tecnologica e miglioramento dei processi produttivi) intorno al 2012 nei due Paesi l'energia solare costerà come quella tradizionale, senza più bisogno degli incentivi pubblici che oggi si fanno carico di parte dei costi.
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