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13-01-2012 |
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ASSOSOLARE, Fotovoltaico non provoca "caro bolletta" |
Il fotovoltaico non e' l'unico responsabile degli aumenti dei costi nella bolletta elettrica per i consumatori: |
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e' la conclusione cui e' giunta Assosolare, l'associazione nazionale dell'industria fotovoltaica, che ha svolto un'analisi dei dati dell'Autorita' per l'Energia Elettrica e il Gas relativi all'incremento del prezzo dell'elettricita' per il primo trimestre 2012. Sulla base dei dati resi disponibili dall'AEEG per l'aggiornamento tariffario del primo trimestre, Assosolare stima che sul totale aumento degli oneri generali, di cui la componente A3 destinata alle rinnovabili e' una parte importante, il fotovoltaico e' arrivato solo recentemente a pesare per circa la meta'. Il che testimonia pero' la positiva crescita del settore. Inoltre, l'aumento della spesa per elettricita' da fonti energetiche tradizionali pesa molto piu' di quella per il fotovoltaico: per la quota energia (spesa per elettricita' da combustibili tradizionali), la famiglia-tipo sosterra' nel 2012 una spesa annua di circa 269 euro a fronte dei 260 sostenuti del 2011 (circa piu' 9 euro, contro i piu' 5 euro del fotovoltaico).
Con queste ipotesi, la spesa annuale della famiglia italiana per il sostegno al fotovoltaico si assesta a circa il 7% della spesa complessiva. Anche se si realizzassero le ipotesi di incremento degli oneri prospettate dall'Autorita', la spesa si assesterebbe a circa il 10% (solo il 3% in piu').
E' invece altamente improbabile, prosegue Assosolare, che il prezzo dell'energia da fonte tradizionale si mantenga inalterato, perche' l'elettricita' da fonte tradizionale risente di condizioni geopolitiche poco prevedibili. E' questo il vero motivo dell'incertezza dei costi in bolletta, a cui anzi le rinnovabili possono portare stabilita', contribuendo a ridurre il prezzo dell'energia per i consumatori. Altro punto, il risparmio per emissioni di CO2: a partire dal 2013, la produzione di elettricita' da fonti tradizionali sara' gravata dall'onere dell'emissione di CO2 che impattera' direttamente sul costo dell'elettricita', aumentando la spesa per i consumatori (almeno 15 euro/anno per famiglia). Il fotovoltaico, essendo una fonte "zero emissioni", contribuira' a mitigare questo effetto: ad esempio, il raggiungimento dell'obiettivo di 23.000 MW consentira' una riduzione dell'8% dell' aumento di prezzo. Il fotovoltaico, conclude Assosolare, contribuisce a smorzare i prezzi nelle ore di punta, determinando una riduzione degli oneri per il consumatore, e non viceversa. Il nuovo scenario prospettato dall'AEEG, con l'aumento dei prezzi di produzione, rende invece necessario una verifica delle reali condizioni di concorrenza del mercato elettrico all'ingrosso.(AGI) .
www.agi.it
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