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NEWS
16-06-2006 TUTTE LE NEWS
Nuova politica ambientale, il Ministro la illustra al Senato
Tra i temi: energie rinnovabili, no ai condoni edilizi, promozione della bioedilizia, Codice dell’ambiente
 
Politica dei trasporti sostenibili, innovazione e sicurezza in campo energetico, energie rinnovabili, governo del territorio, tutela delle coste, programma sulle aree urbane, elettrosmog, rifiuti, parchi e difesa del suolo, risorse idriche, protocollo di Kyoto, Via e Vas. Sono questi i temi affrontati dal neo-Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio nell’audizione in Commissione Ambiente e trasporti del Senato, che si è svolta il 13 giugno scorso, per illustrare gli indirizzi della politica ambientale del nuovo Governo, già espressi nel programma elettorale del centro-sinistra. Il Ministro ha sottolineato l’importanza di una politica dei trasporti in relazione alla qualità dell’aria nelle città e al raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto, e la volontà di superare l’”emergenza traffico” con un piano adeguato per ridurre le emissioni. Sempre nell’ottica del rispetto degli impegni di Kyoto, il Governo intende concentrarsi sull’innovazione in campo energetico, attuando un’iniziativa ampia e concertata per ridurre le emissioni di CO2. Si rende quindi necessario – ha spiegato Pecoraro Scanio - un Piano energetico nazionale, ma anche un Piano per le energie rinnovabili. Sul fotovoltaico e sulla ricerca applicata alle energie rinnovabili, c’è un impegno forte: “Se facciamo un investimento massiccio del sistema Paese sull’efficienza energetica e sul risparmio, aiutiamo l’industria nazionale italiana che è una grande industria soprattutto nel settore della meccanica, ma anche in quello della ricerca e delle nuove tecnologie” ha spiegato il Ministro. Altra priorità è il varo di una legge quadro per il governo del territorio che riduca il consumo di suolo, ma anche il no ai condoni edilizi. Annunciato anche l’impegno per una legislazione a tutela delle coste, della montagna, dei piccoli Comuni, delle aree minori e delle isole minori. Grande attenzione inoltre è riservata alle aree urbane: risanamento delle periferie, promozione della bioedilizia, risparmio energetico ed efficienza. L’Italia – ha detto il Ministro - ha una grandissima tradizione nel mondo delle costruzioni, il problema è il modo in cui la si utilizza. Piani di risanamento edilizio e urbanistico darebbero lavoro e risponderebbero al problema dell’emergenza abitativa. Preannunciato un cambio di rotta sulla politica dei rifiuti: occorre superare il perenne stato di emergenza in alcune Regioni, valutando le migliori tecnologie esistenti in materia di rifiuti e attuando una politica economica di incentivi e iniziative innovative. Il Ministro ha parlato inoltre di contrasto al dissesto idrogeologico, definendolo “la grande opera pubblica nazionale da realizzare”, di parchi e difesa del suolo, su cui investire più risorse, e della necessità di modernizzare la rete idrica. Toccati anche i temi delle bonifiche, della Via e della Vas, in particolare sulle opere della legge obiettivo, del danno ambientale. In conclusione, il Ministro ha affrontato la questione del Codice dell’Ambiente. Dopo aver ripercorso l’iter di approvazione, sottolineando i punti di disaccordo tra il precedente Governo e le Regioni, ma anche i profili di illegittimità, sono stati evidenziati gli elementi di contrasto con la normativa comunitaria e i rischi dell’apertura di procedure di infrazione da parte dell’Ue. (Rossella Calabrese)

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