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19-06-2006 TUTTE LE NEWS
ANEV prende il volo: bilancio positivo
Si e' chiusa con un bilancio piu' che positivo l'attivita' dell Anev (Associazione nazionale energia del vento) nel 2005.
 
Incrementato il numero dei soci, sia sostenitori che ordinari, l attivita' di partecipazione a convegni e manifestazioni lungo tutta la penisola italiana, sempre piu' numerose nel corso del 2005, chiuso un accordo con il Wwf, che segue quello con Legambiente, con le casse dell Associazione che segnalano un valore positivo di circa 110.000 euro. E' evidente che l insostenibilita' del settore energetico cosi' come strutturato, l incremento del costo del petrolio e il rallentamento della fornitura del gas russo ha fatto si' che le fonti rinnovabili si siano imposte all attenzione di tutti. Inoltre l Anev ha piu' volte denunciato, a livello nazionale ed internazionale, i ritardi nell attuazione del recepimento della Direttiva europea sulle fonti rinnovabili e del D.LGS 387/03, che resta a tutt oggi in parte disatteso. Basti pensare che in Italia la potenza eolica installata finora e' di appena 1.800 megawatt contro i 10.000 della Spagna e i circa 19 mila della Germania. La convenienza di queste tecnologie, dal punto di vista dei danni all'ambiente ed alla stessa salute umana, rappresentano, infatti, il principale punto di forza dell eolico e delle altre fonti di energia rinnovabili. Rispettata in pieno la mission che impone la diffusione, la raccolta, l elaborazione e la divulgazione dei dati utile alla conoscenza e alla cultura delle problematiche correlate all uso della fonte eolica per una maggiore applicazione di questa tecnologia pulita, nell interesse degli associati ma, soprattutto, della collettivita'. Il 2005 ha visto per l'ANEV un importantissimo riconoscimento quale e' quello di Associazione di protezione ambientale, ricevuto da parte del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e, in tale nuova veste, l associazione ha potuto sedere al tavolo tecnico interministeriale sulle problematiche relative all inserimento dell energia da fonte non programmabile nella Rete e iniziare cosi' una serie di rapporti con le Autorita' per l Energia Elettrica e il Gas, il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, Terna e l Acquirente Unico. E per quanto riguarda le critiche di inestetismo paesaggistico, mosse da una parte degli ambientalisti, si sta valutando l ipotesi di posizionare in mare alcuni impianti. Uno studio recente dell Enea ha individuato alcuni tratti di mare, per il momento intorno a La Spezia, alle isole Egadi e al canale di Otranto, in cui la forza del vento e' sufficiente a produrre energia compatibili con impianti offshore, vale a dire, impianti eolici posti a qualche chilometro dalla costa che sfrutterebbero cosi' la maggiore intensita' dei venti senza disturbare il paesaggio. (ANSA). Y72-CAM

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