Eric Mazur ed il suo team, all'Università di Harvard ha scoperto l'esistenza del silicio nero, che presenta delle capacità di assorbimento della luce solare di gran lunga superiori al silicio attualmente utilizzato nelle celle solari. Il silicio nero è stato ottenuto, irradiando con una serie di impulsi laser una superficie di silicio in presenza di esafluoruro di zolfo. Il gas reagisce con il silicio, inducendo delle trasformazioni strutturali, con il risultato di conferire al silicio una struttura caratterizzata dalla presenza di picchi ultrasottili. Questa nuova struttura che appare, per l'appunto, di colore nero, si è rivelata in grado di assorbire quasi tutta la luce incidente, in un'ampia regione dello spettro elettromagnetico: dall'ultravioletto all'infrarosso. Il silicio, invece, assorbe una minima quantità di luce nella regione del visibile, riflettendo la restante quota. Nelle regioni dell'infrarosso e dell'ultravioletto, invece, il silicio trasmette la luce, assorbendone solo una minima parte. Le possibili applicazioni pratiche della scoperta sono affidate alla SiOnyx di Beverly, spinoff del Mazar Group, attualmente licenziataria del brevetto del silicio nero.
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