Negli impianti fotovoltaici con potenza maggiore di 1MW sarà il valore di ribasso utilizzato a decidere l’inserimento nelle liste di impianti incentivati. Per quanto riguarda invece gli impianti fotovoltaici di potenza minore di 1MW e fino a 20kW, i criteri fondamentali saranno:
IMPIANTI REALIZZATI SU TETTI IN ETERNIT : la priorità sarà data a quelli su Edifici Pubblici, Scuole, Ospedali, con 100MW di potenza complessiva riservata alla prima asta .
IMPIANTI SU CAVE DISMESSE, SITI CONTAMINATI: con 45MW di potenza complessiva riservata alla prima asta. Molto importante sarà presentare tutti i permessi acquisiti al GSE pena l’esclusione dalla procedura. Per le cave inoltre è stato precisato che quelle in siti idonei dovranno essere: “cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento estrattivo per le quali l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione abbia attestato l’avvenuto completamento delle attività di recupero e ripristino ambientale previste nel titolo autorizzatorio nel rispetto delle norme regionali vigenti”, quindi già ripristinate.
LA PRESENZA DI COLONNINE PER LA RICARICA DI AUTO ELETTRICHE: secondo criterio sommabile che verrà valutato, per ogni uno dei primi due casi, solo se il primo non sarà sufficiente . Ad esempio, qualora ci fossero più di 100 MW di impianti su tetti in eternit: prima entreranno tutti gli impianti su edifici pubblici, scuole, ospedali… e solo in seguito i capannoni industriali. A questo punto chi possiede delle colonnine di ricarica per auto elettriche con potenza almeno pari al 15% della potenza impianto proseguirà la gara, gli altri resteranno fuori.
AGGREGATI DI IMPIANTI: criterio non economico che permetterà di avere qualche chance in più. In seconda analisi però entrerà in gioco anche il ribasso sulla tariffa offerta.
Per impianti con potenza superiore a 100kW e fino a 1MW viene introdotta una cauzione del 2% del costo previsto dal GSE , pari a 1000€/kW. Esempio: un sistema fotovoltaico da 200kW verserà una cauzione provvisoria di 2000€ e definitiva di 4000€ cifra che sarà poi svicolata all’entrata in funzione dell’impianto.
Riduzioni della tariffa spettante sono previste in caso di:
a) dell’1% l’anno fino alla data di entrata in esercizio, applicata per la prima volta decorsi 15 mesi dalla data di comunicazione di esito positivo delle procedure di asta e registro;
b) mancato rispetto dei tempi massimi di entrata in esercizio
c) ottenimento di contributi in conto capitale
d) impiego di componenti rigenerati
Altre interessanti novità sono state introdotte nella “contrattazione di lungo termine di energia rinnovabile”: i PPA (Power Purchase Agreement). Entro 6 mesi dalla entrata in vigore del decreto FER1, il GME (Gestore dei Mercati Energetici SpA) dovrà avviare una consultazione pubblica per la predisposizione di una disciplina per la realizzazione di una piattaforma di mercato per la negoziazione di lungo termine di energia da fonti rinnovabili. Sino a quando non sarà operativa tale piattaforma, il GSE dovrà rendere disponibile sul sito internet istituzionale le caratteristiche dei progetti e promuovere l’incontro con le parti potenzialmente interessate alla stipula dei contratti. All'ARERA - che non dovrà più elaborare gli schemi contrattuali - spetterà invece il compito di definire sia le modalità con le quali devono essere coperte le spese per lo sviluppo della piattaforma sia le modalità con le quali le medesime spese e le spese di gestione devono essere recuperate dai soggetti che accedono alla piattaforma.