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07-11-2006 TUTTE LE NEWS
Backout: ANEV, errore calcolo e squilibrio domanda/offerta
''Un problema di errore di calcolo e uno squilibrio tra domanda e offerta di elettricita' e' alla base dell'accaduto e non della produzione eolica tedesca cosi' come affermato immediatamente dai detrattori di tale energia pulita''.
 
Cosi' l'Associazione nazionale energia del vento (Anev) sul blackout europeo. ''Sono proprio i tedeschi - prosegue nella nota l'Anev - che hanno dimostrato come la generazione eolica non causa disturbi alla rete elettrica, ma questa deve essere adeguata a supportare tutti i tipi di tecnologie accessibili oggi''. ''I sistemi elettrici, in generale - spiega quindi l'Anev - sono suddivisi in zone e queste possono andare in import o in export, e il collasso in una di esse non puo' essere attribuito a una tecnologia produttiva specifica ma semmai ad un errore di bilanciamento della stessa, oppure come in Sardegna nel Settembre 2003, rimanere isolata ma alimentata anche grazie all'eolico''. Il passaggio di una nave da crociera, una linea ad alta tensione scollegata, un programma di controllo dei carichi non attendibile e una rete europea interconnessa sono gli ingredienti, quindi, secondo l'Anev, che hanno portato ad una serie di distacchi dei carichi in vari Paesi Europei sabato notte. ''Il distacco della rete ad alta tensione nel nord della Germania dovuto al necessario passaggio di una nave da crociera appena varata - ha ricordato l'Anev - era stato programmato, mentre non era stata prevista una gestione in tempo reale dei carichi che nell'istante in cui si e' verificato il disservizio vedeva sulla rete una produzione elettrica non in linea con il profilo di carico previsto, tra l'altro aggravato dal freddo intenso di questi giorni che ha creato uno sbilanciamento sulla rete''. Peraltro in quel momento grazie anche alla produzione eolica che in Germania e' particolarmente rilevante, e alla gestione tecnica dell'emergenza da parte degli operatori europei, ''e' stato possibile che il distacco fosse circoscritto solo a quell'area''. In particolare l'interconnessione con le reti nazionali dei Paesi Europei e le relative procedure di distacco in caso di abbassamento della frequenza sino a 49 Hz ''hanno fatto il resto, ovvero il loro dovere'', ha affermato ancora l'Anev. ''Nel caso italiano Terna - ha proseguito l'associazione - e' intervenuta con i piani di difesa del sistema elettrico distaccando gli interrompibili e incrementando la produzione interna e a soli 15 minuti dell evento, constatato il ritorno ad un livello di frequenza normale procedeva alla rialimentazione dei carichi e al ritorno alla normalita'''. L'Autorita' per l energia elettrica e il gas, dal canto suo, ha ricordato infine l'Anev, ha gia' chiesto l'apertura di una indagine congiunta con gli altri regolatori europei oltre ad una indagine a livello nazionale, mentre gli operatori tedeschi hanno promesso un rapporto dettagliato sull'accaduto. (ANSA).

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