Lo ha annunciato ieri l’assessore regionale all’ambiente Marino Artusa, al convegno organizzato da Cispel sul tema dell’apertura del mercato elettrico.
Incentivazione di coperture fotovoltaiche dei capannoni industriali e produzione di un megawatt da fotovoltaico per ogni comune della Toscana. Sono poi i due dei progetti innovativi che la Regione sta sviluppando sul versante energetico e su cui chiama ad un confronto serrato la società toscana e le amministrazioni locali. «Per sostenere queste attività – ha proseguito l’assessore - stiamo pensando ad un ‘conto energia’ regionale, per il quale è però necessario che si attivi il sistema finanziario della nostra regione, dalle fondazioni alle banche».
Per andare avanti in questa direzione per Artusa sono indispensabili due aspetti: la semplificazione delle procedure per installare impianti di energia rinnovabile e l’informazione ai cittadini.
«Stiamo lavorando – ha detto – per ora in collaborazione con i sindacati, ma in futuro con altri soggetti come le associazioni ambientaliste, ad un progetto di sportelli ambientali diffusi sul territorio, in cui gli operatori da noi formati forniscano ai cittadini tutte le delucidazioni necessarie per l’installazione di impianti rinnovabili e siano anche in grado di seguirli nella fase di realizzazione».
Quanto al tema all’ordine del giorno dell’incontro pratese, l’assessore auspica che «l’apertura del mercato elettrico porti ad una riduzione dei costi del sistema energetico italiano e a ammortizzare la differenza con gli altri paesi europei, che oscilla tra il 20% e il 40%, anche se dobbiamo essere consapevoli che l’energia fossile costerà sempre di più e che è illusorio pensare che il mercato da solo sia la soluzione dei problemi».
Sono argomenti – è stato detto - affrontati anche dal Piano di indirizzo energetico regionale di cui è prevista la discussione in giunta a breve. «L’obiettivo centrale, assunto sia dal Piano regionale di azione ambientale che dal Piano regionale di sviluppo – ha proseguito l’assessore all’ambiente – è di raggiungere entro il 2012 il 50% del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili. Il ‘Pier’ vuole essere il manifesto della Toscana sostenibile che nell’energia rinnovabile vede un elemento di forte innovazione e la possibilità di sviluppo di nuove aziende e di nuovi lavori qualificati in un settore d’avanguardia. Ma per far questo è necessaria la collaborazione di tutte le componenti della società toscana».
Il Pier dovrà anche dare linee guida sugli impianti eolici, e anche su quelli a biomasse. Due argomenti all’ordine del giorno e che stanno alimentando grandi discussioni in Toscana tra progetti approvati, altri già realizzati contro i quali si va avanti a colpi anche di sentenze del Tar. C’è dunque urgenza che questo piano venga presentato il prima possibile, ma anche ieri non è stata data alcuna data certa se non un laconico “se ne discuterà a breve”.
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