Questo l'ultimo progetto dell'Ibm che fa del silicio materiale prezioso per lo sviluppo del fotovoltaico. Il progetto prevede la rimozione dei semiconduttori al silicio dai microchip messi da parte per prelevare successivamente il silicio bagnando la superficie con l'acqua e raschiandola con del materiale abrasivo.
L'industria del solare diviene dunque un consumatore di silicio rifinito, un materiale carente che richiede alte temperature ed una grande quantita' di energia per essere prodotto. Ogni giorno vengono prodotte globalmente circa 250.000 superfici destinate ai microchip per cellulari e computer e l' Ibm stima che il 3,3% di queste sono normalmente scartate prima di raggiungere il mercato. Il silicio che si puo' ottenere da queste superfici e' in grado di generare 13,5 megawatt di energia per pannelli solari.
Il mercato dei pannelli solari, pero', non e' molto esteso: la Sharp, una delle piu' grandi case di produzione di pannelli solari, fa circa 710 megawatt pile solari all'anno. Il progetto di riciclo dell'Ibm, dunque provvedera' ad una ripresa dell'industria solare che attualmente genera poco meno dell'1 % dell'energia globale nonostante negli ultimi anni ci sia stata una crescita annuale del 30-40 per cento della vendita dei pannelli fotovoltaici. (ANSA).
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