Convenzionalmente i moduli fotovoltaici possiedono un sottile strato di vetro come copertura di protezione. Tuttavia questo materiale, a causa nella sua natura riflettente comporta alcuni svantaggi, tra cui la dispersione di parte della luce solare e la schermatura ai raggi UV: a livello del modulo ciò si traduce in una minore quantità di energia che potrebbe essere generata. L’Enerize Corporation, società specializzata nel settore delle rinnovabili, è riuscita a mettere a punto un nuovo materiale polimerico, altamente trasparante (ovvero a basso potere riflettente), in grado di superare le performance del vetro. Il polimero sperimentato ha dimostrato una forte stabilità all’esposizione ai raggi ultravioletti ed alle radiazioni ionizzanti, comportando un incremento dell’efficienza del modulo superiore al 25%. Il risultato si deve anche alla possibilità di applicare direttamente il nuovo materiale sulla superficie del modulo fotovoltaico a bassa temperatura senza utilizzare collanti o adesivi. Il materiale polimerico può essere deposto formando una superficie levigata o un “crinkle coat”, ovvero un rivestimento a “pieghe” che consente di incrementare l’efficienza di raccolta dei fotoni grazie alla capacità del materiale e della particolare morfologia della sua superficie di concentrare la luce. Ulteriori vantaggi includono, fra l’altro il peso ridotto, l’aumento della resistenza alla degradazione da raggi UV e radiazioni ionizzanti (la cosiddetta degradazione fotonica) ed un’alta resistenza meccanica. Le prime valutazioni sono state effettuate utilizzando moduli fotovoltaici che includono fino a 5 celle solari con una superficie di 72 cm2 ciascuno.
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