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Il freddo e il gelo delle ultime due settimane, con le temperature esterne sotto lo zero, rischiano di determinare una strage di piante e fiori e gli imprenditori agricoli per mantenere nelle serre una temperatura costante sono costretti ad affrontare gli elevati costi determinati dal caro carburante.
È questo l'allarme lanciato dalla Coldiretti che sottolinea come per una un'azienda floricola di medie dimensioni gli aumenti possono arrivare al 25 per cento. Si tratta di incrementi non sostenibili per un settore che ormai da diversi anni è una risorsa importante del Made in Italy e che impegna circa 32 mila aziende che movimentano 4 miliardi di euro.
Contro l'aumento dei prezzi del petrolio servono scelte strutturali che consentano di uscire da situazioni di crisi ricorrenti dovute al rincaro del greggio e va quindi percorsa con decisione - continua la Coldiretti - la strada delle sviluppo delle energie alternative rinnovabili e bisogna accelerare negli investimenti per recuperare i ritardi accumulati nello sfruttamento del fotovoltaico delle biomasse e dei biocarburanti.
Potenziando le coltivazioni dedicate alla produzione di biocarburanti (biodiesel e bioetanolo), utilizzando residui agricoli, forestali e dell'allevamento e installando pannelli solari nella aziende agricole è possibile - riferisce la Coldiretti - arrivare a coprire entro il 2010 fino al 13% del fabbisogno energetico nazionale, risparmiare oltre 12 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti e ridurre le emissioni di anidride carbonica di origine fossile di 30 milioni di tonnellate. (Apcom)