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Assosolare, il fotovoltaico tra lobby e class action
Se il referendum sul nucleare lascia ben sperare il mondo delle energie verdi, tanto da far ipotizzare a Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, «un tavolo permanente governo-industria delle rinnovabili che possa monitorare la crescita del mercato e intervenire dove c'è bisogno», la realtà che emerge dall'assemblea dell'associazione del fotovoltaico racconta di una situazione di stallo del mercato e di incertezza che impone nuove azioni.
Prima fra tutte un'attività di lobby unitaria, che unisca gli sforzi delle diverse realtà in un'unica associazione oppure in una federazione delle associazioni delle rinnovabili. Del resto la gestazione che ha portato al «quarto conto energia» è ancora fresca nella memoria. E diventare un interlocutore unico aumenterebbe la forza nel confronto con governo e istituzioni. La partita del fotovoltaico si gioca anche a livello locale ed è per questo che Assosolare sta lanciando i Comitati regionali. Tra le azioni scelte dall'associazione all'unanimità c'è poi il sostegno ai ricorsi legali che alcune aziende hanno deciso di presentare al Tar per la difesa dei diritti acquisiti con il «terzo conto energia» e disattesi dall'ultimo provvedimento. Insomma, sta per iniziare una nuova fase per Assosolare e le elezioni di fine giugno ne sono l'emblema.