Senza lo sprone del Conto Energia, il fotovoltaico italiano cammina lentamente ma non si ferma. Ormai lontano dai fasti degli anni passati, il settore ha acceso nel 2016 altri 382 MW di nuova potenza avvicinandosi sempre più al traguardo dei 20 GW di capacità installata cumulata sul territorio (oggi il totale è di circa 19,3 GW).
I dati arrivano dal Rapporto Statistico sul Solare Fotovoltaico 2016, il documento con cui annualmente il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) riporta i progressi nel campo. La relazione evidenzia come, a fine dello scorso anno, i 732.053 impianti fotovoltaici risultanti in esercizio abbiano prodotto 22,1 TWh di elettricità. Circa 0,8 TWh in meno rispetto all’anno precedente. La causa principale è legata alle condizioni meteorologiche: le giornate nuvolose dello scorso anno, con il conseguente ridotto irraggiamento solare hanno influito non poco sulla produzione.
Ma uno dei dati più interessanti del report appare l’evoluzione della taglia degli impianti: dalle mega centrali – tipiche dell’epoca degli incentivi in feed in premium – si è passati ad un aumento progressivo delle istallazioni a servizio di utenze domestiche, che oggi rappresentato la fetta maggiore della crescita del fotovoltaico italiano. Per la precisione l’85% delle nuove unità produttive del 2016 è riconducibile al settore domestico. Più in generale, il 90% dei 382 MW istallati si suddivide tra il settore domestico (40%) e il settore terziario (41%). Complessivamente la taglia media nazionale degli impianti fotovoltaici continua a diminuire, attestandosi nel 2016 ad un valore pari a 26,3 kW.
“Nel corso dell’anno la crescita della potenza installata è stata pressoché costante, con un’unica eccezione nel mese di maggio riconducibile all’entrata in esercizio di un impianto di grandi dimensioni situato nei territori colpiti dal sisma al quale è stato riconosciuto l’incentivo in Conto Energia”, spiega il GSE. A livello territoriale, la regione Lombardia detiene il primato in termini di numerosità d’impianti con poco meno di 110.000, seguita dal Veneto (99.486). Le due regioni insieme rappresentano il 28,5% degli impianti installati sul territorio nazionale. In termini di potenza installata è invece la Puglia la prima regione, con i suoi 2.623 MW, seguita da Lombardia (2.178 MW) ed Emilia Romagna (1.936).
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