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03-04-2006 |
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ANEV, sviluppo rinnovabili per attutire costi dipendenza |
ROMA- E' un'''anomalia tutta italiana'' quella di una ''larghissima dipendenza della produzione elettrica nazionale dall'estero'': lo afferma l'Anev, l'associazione nazionale energia del vento, dopo la decisione, da parte dell'autorita' per l'energia, di dare il via libera all'aumento delle tariffe elettriche. |
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In particolare- afferma l'Anev - ''la criticita' del sistema'' e' evidenziata chiaramente dall'analisi datta dall'Autorita', sia dal ''necessario ricorso all'importazione di energia elettrica dall'estero(vicina al 15%) sia con l'importazione della quasi totalita' delle materie prime fossili utilizzate per la produzione di energia elettrica sul territorio nazionale(circa l'80%). Da questi dati - secondo l'Anev - si dimostra come ''il nostro paese sia completamente dipendente dall'estero per il settore elettrico, ad esclusione della produzione di energia da fonti rinnovabili(pari al 18% del consumo)''. L'Anev, invece, sostiene ''la necessita', peraltro ampiamente condivisa a livello comunitario ed internazionale, di perseguire una politica energetica di decisa crescita dell'apporto delle fonti rinnovabili al sistema energetico nazionale per attutire i rischi connessi alla dipendenza dalle fonti fossili''. Il raggiungimento dell'obiettivo del 25% al 2010 - afferma l'Anev - fissato per l'Italia dalla direttiva comunitaria, e' ancora raggiungibile e permetterebbe in breve tempo di ridurre i rischi connessi con l'attuale situazione di dipendenza dall'estero. Secondo l'Anev la produzione di energeia elettrica da fonti rinnovabili evita: i rischi di carattere geo-politico; di dipendenza energetica con l'estero; i rischi connessi all'importazione di energia elettrica; i costi di acquisto dei combustibili; i rischi connessi alla fluttuazione del costo dei combustibili fossili; le esplorazioni, le estrazioni e le raffinazioni delle fonti fossili; le infrastrutture energetiche per le materie prime; la riduzione delle risorse naturali; le emissioni di gas climalteranti. A giudizio dell'Anev l'aumento delle quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili ''consente un alleggerimento della rete di trasmissione e una generazione diffusa che aumenta la sicurezza del sistema elettrico''. In tale contesto - sottolinea l'Anev - e alla ''luce dei costi che l'intero sistema dovra' fronteggiare in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto, l'Anev sollecita le competenti Autorita' affinche' attivino tutti gli ulteriori strumenti necessari a garantire agli utenti finali la sicurezza degli approvvigionamenti e il rispetto della salute dell'ambiente''. (CAM)
www.ansa.it
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