L'articolo 2 e' tutto dedicato a risparmio ed energia ''pulita''. In particolare, secondo lo schema, si propongono strumenti di esenzione fiscale nei confronti di prodotti e filiere energetiche, come i biocarburanti di origine vegetale e il solare termico, ''a basso impatto ambientale e di grande potenzialita' nel nostro Paese''. Esenzioni da finanziare con i proventi derivati dalla revisione degli attuali livelli di tassa sulla circolazione, dell'imposta provinciale di trascrizione e delle componenti fiscali relative alla responsabilita' civile delle autovetture.
''Il dibattito che si e' aperto sulla questione energetica, anche in previsione di provvedimenti legislativi, offre al nostro paese l'opportunita' di mettere in campo una strategia innovativa. Per questo credo sia importante mettere al centro anche l'incentivazione delle energie pulite e rinnovabili, a cominciare dal solare''. Ha dichiarato il Ministro dell' Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. ''Gli interventi - ha aggiunto Pecoraro - vanno inclusi nell' ambito di un nuovo Piano energetico nazionale che pianifichi il contributo di tutte le fonti tenendo come riferimento gli impegni assunti per il rispetto del protocollo di Kyoto. Ed e' positivo che nei primi passi di questo dibattito sulle politiche energetiche siano inclusi a pieno titolo gli investimenti a favore delle energie rinnovabili''. La revisione fiscale sulla circolazione, si dice nello schema di ddl, ha anche ''una finalita' indiretta, quella di orientare i cittadini verso scelte in grado di ridurre l'inquinamento da traffico e i relativi costi sociali ed economici''. E, inoltre il miglioramento del settore trasporto, come in generale di quello energetico, andranno a ridurre i costi economici rispetto agli impegni assunti per Kyoto.
A livello tecnico, il ddl energia stabilisce che entro un anno dell'entrata in vigore del provvedimento, il Governo e' delegato ad adottare uno o piu' decreti legislativi attuativi per il riordino dei soggetti pubblici che operano in tema di efficienza energetica e alle fonti rinnovabile; per promuovere lo sviluppo del solare termico e dei biocarburanti; per la ridefinizione del sistema fiscale sugli autoveicoli a fini di efficienza e risparmio energetico. Interventi sono previsti:
- nell'edilizia (ristrutturazioni, certificazione, controlli qualificazione pmi e artigianato);
- nelle vendite di elettrodomestici, caldaie, pompe di calore e in generale strumenti a uso domestico che dovranno essere orientante, attraverso meccanismi ad hoc, solo verso prodotti adl alta efficienza;
- nel settore del solare termico e dei biocarburanti di origine vegetale per la massima semplificazione amministrativa e modalita' di esenzione fiscale;
- nel settore auto per la promozione di autoveicoli efficienti.
Tra le misure, da rilevare, come afferma l'Associazione Nazionale energia del vento (Anev) l'introduzione, nel ddl, del principio dell'individuazione degli obiettivi nazionali e della loro ripartizione tra le Regioni, la responsabilite' delle stesse nel caso di inadempimento e l'introduzione di procedure sostitutive al fine di rispettare gli impegni assunti''. Vengono inoltre introdotti ''i principi forti di concertazione nella redazione di provvedimenti con le autorita' locali'' rileva ancora l'Anev sottolineando la ''rilevanza delle misure previste all'art.4 che prevedono compensazioni locali volte a favorire l'insediamento di infrastrutture energetiche''. ''Il Piano energetico - ha detto il Wwf commentando il disegno di legge Bersani - facilitera' anche i compiti e il ruolo delle Regioni e degli Enti Locali'' mentre il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta, chiede al governo Prodi ''di mettere ai primi posti della sua agenda un 'nuovo inizio' della nostra politica energetica, convocando al piu' presto una conferenza nazionale con tutti gli stakeholders''. (ANSA).
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