Criticità, problematiche e opportunità dell’ energia solare
In una recente analisi riguardante le energie alternative abbiamo già descritto le principali caratteristiche dell’energia solare. Rivediamone solo brevemente alcune a nostro avviso particolarmente interessanti.
Le energie solari rimangono a nostro avviso un’area di business con notevoli potenzialità, pur essendo per il foto-voltaico il costo a MW prodotto più elevato (inclusivo ovviamente dei costi di costruzione dell’impianto) rispetto ad altre fonti di energia sia non rinnovabile (gas, petrolio, carbone, uranio…), che rinnovabile (eolico,biomassa…).
Conseguenza di ciò, a parità di prezzo di vendita tra le energie rinnovabili (che include certificati verdi e in Italia il Cip6), i pannelli solari diventano veramente competitivi solo grazie ad eventuali sgravi fiscali concessi dai governi, soprattutto a livello residenziale.
Messa in questo modo il foto-voltaico sembrerebbe tutto tranne che competitivo.
In realtà in un contesto internazionale sempre più attento alle problematiche ambientali, il fotovoltaico presenta un vantaggio notevole rispetto alle altre fonti rinnovabili.
Se un paese dovesse infatti ridurre le emissioni per raggiungere determinati obiettivi (vedi Kioto ad esempio), l’energia solare è l’unica fonte alternativa attivabile in tempi molto brevi.
Soprattutto anche la più fruibile a livello di singola famiglia.
L’eolico per esempio può richiedere un iter anche di due anni tra approvazioni, acquisto e istallazione delle turbine. Stesso discorso per il Waste to Energy o i biocarburanti. Al contrario i tempi per l’installazione di pannelli fotovoltaici, sia si tratti di garantire elettricità pulita ad un sito industriale, sia si tratti di pannelli di impianti a scopo residenziale richiedono tempi assai più limitati.
Per questa ragione quando un governo vuole ridurre le emissioni in tempi brevi e spingere programmi legati all’energia alternativa, deve necessariamente ricorrere al fotovoltaico e gli incentivi e una regolamentazione favorevole sono il mezzo più efficace per assicurarne una rapida e capillare diffusione sul territorio.
Anche perché in presenza di incentivi, l’IRR (internal rate of return) del foto-voltaico è superiore al 6,5%.
Per i grandi impianti le economie di scala permetterebbero inoltre rendimenti più elevati.
Ad oggi il foto-voltaico, anche nei paesi dove è maggiormente diffuso grazie agli sgravi fiscali, ha un peso molto limitato sul totale delle diverse fonti energetiche. Ragione per cui anche in un’ottica di diversificazione delle fonti, è possibile ipotizzare che diversi paesi, industrializzati e non, possano in futuro mantenere gli incentivi (Germania, Giappone, Spagna..) o introdurli per cercare di spingere la produzione di elettricità da fonte solare.
Ma perché i pannelli foto-voltaici hanno un costo notevole?
La risposta è semplice, infatti il principale fattore produttivo è il silicio (il prezzo è passato in pochi mesi da $40 a 60-65$), che pesa per circa l’80% del costo del pannello.
Il principale problema per il settore e per alcune società in particolare, sta nella difficoltà di reperire la materia prima, la cui offerta per almeno i prossimi due anni rischia di essere inferiore alla domanda. Potrebbe esserci anche in questo caso il ben noto effetto materie prime, in cui tutti i produttori tendono a gonfiare il magazzino per non rimanerne senza, ma il problema è amplificato anche dal numero limitato di produttori di wafers e quindi dalla capacità produttiva.
In futuro (dal 2008) in poi è molto probabile che il costo di produzione dei pannelli solari e foto-voltaici possa scendere considerevolmente, sia per la maggiore produzione sia per l’utilizzo almeno parziale della plastica come conduttore ( ci sono risultati molto confortanti in proposito).
Infine un altro rischio per il settore da evidenziare è un eventuale calo del prezzo finale dell’elettricità, ma dal momento in cui la componente principale del prezzo dell’energia prodotta da fonti alternative sono i certificati verdi, questo danneggerebbe soprattutto le utilities tradizionali.
Suddivisone del settore
L’industria dell’energia solare consiste in cinque attività diverse:
Le prime 4 attività possiamo definirle di upstream, mentre la distribuzione/commercializzazione è un’attività di downstream.
1) Estrazione del silicio grezzo
2) produzione di wafers (rendono utilizzabile il silicio come semiconduttore per il trasporto di energia)
3) produzione di celle solari (aggiungono al silicio un circuito elettrico per convogliare l’energia)
4) assemblaggio di moduli e sistemi
5) distribuzione e commercializzazione di sistemi solari/fotovoltaici
Cerchiamo quindi di incasellare meglio i players principali (per capitalizzazione e/o quota di mercato) del settore.
Partiamo dal posizionamento delle singole società all’interno del settore:
company | Aree di business |
Solarworld | Wafers, celle solari, moduli e sistemi |
Q-cells | Celle solari |
Conergy | Distribuzione e commercializzazione |
Ersol | Wafers, celle solari |
Solon | moduli e sistemi |
Centrosolar | moduli e sistemi |
Sunways | Distribuzione e commercializzazione |
In termini di valutazioni attese sul 2006:
company | price | Mkt.cap | P/sales 06 (E) | Ev/Ebitda 06(E) | Ev/Ebit 06(E) | P/E 06(E) |
| 200 | 2779 | 5.18x | 18x | 21.8x | 36.8x |
| 54 | 2005 | 3.99x | 16x | 18.7x | 28.1x |
| 130 | 1304 | 1.6x | 14.7x | 15.8x | 28x |
| 44.8 | 439 | 3.3x | 8.7x | 11.5x | 26.3x |
| 35 | 316 | 0.83x | 9.3x | 11.2x | 21.6x |
| 15.2 | 154 | 1.22x | 7.35x | 8.7x | 9x |
| 10.4 | 113 | 0.72x | 7.3x | 10.3x | 18.2x |
n.b. i dati sono in milioni di euro
Teniamo conto che le previsioni di crescita del settore (con un discreto grado di visibilità) rimangono tra il 20 e il 30% almeno per un paio di anni, ragione per cui i multipli andranno monitorati e aggiornati coerentemente con la crescita.
Il settore può sembrare caro con gli attuali multipli, ma considerando tassi di crescita elevati in realtà le valutazioni sono molto più interessanti rispetto ai picchi di alcuni mesi fa.
Ovviamente è necessario che le condizioni di mercato non peggiorino, ma il trend ambientale sembra rinforzarsi anziché indebolirsi, lasciando quindi presagire un futuro positivo per il settore indipendentemente dal prezzo del petrolio.
Da segnalare un potenziale rischio sui margini dovuto a nuovi contratti per l’acquisizione di silicio a prezzi sempre crescenti.
Le società considerate nell’analisi sono tutte tedesche, paese in cui il foto-voltaico si sta diffondendo molto grazie ad una regolamentazione favorevole.
Andando ad osservare le diverse società, possiamo notare che quelle con capitalizzazione più elevata hanno multipli decisamente più alti, ma risultano anche più difensive grazie alla dimensione (economie di scala), alla notevole integrazione orizzontale, forza finanziaria, visibilità degli utili, maggiore forza contrattuale nel reperire il silicio.
Il futuro del settore sarà a nostro avviso contraddistinto (oltre che da una crescita organica interessante) da un’intensa attività di corporate finance, allo scopo di raggiungere una maggiore profondità orizzontale (interessanti soprattutto la produzione di wafers e la distribuzione)
conclusioni
L’attuale storno degli indici azionari ha colpito duramente i titoli petroliferi e delle energie alternative.
Tra queste in particolare modo sono state ridimensionate, in termine di capitalizzazione, le società legate all’energia solare.
Lo scenario per il settore nondimeno rimane a nostro avviso interessante sia perché il prezzo del petrolio sembra destinato a rimanere elevato ancora a lungo, sia perché l’attenzione alle problematiche ambientali sarà in futuro sempre più elevata.
L’energia solare presenta notevoli criticità legate alla reperibilità e al costo della materia prima, il silicio, ma riteniamo che i necessari sgravi fiscali siano mantenibili grazie alla facilità di applicazione e di utilizzo (oltre ai tempi limitati), della tecnologia foto-voltaica
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