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10-06-2006 |
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Bersani congela il fotovoltaico |
Approvato il "pacchetto energia". Il Ddl promuove il libero mercato, incentiva i rigassificatori, rilancia l'efficienza. Legambiente: «Nulla sul solare elettrico» |
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Più spazio al mercato ma un’apertura troppo timida verso le rinnovabili. Si potrebbe commentare così il Pacchetto Bersani di cui oggi ha dato notizia con una nota il governo. Il “pacchetto Bersani”, predisposto dal ministro per lo Sviluppo economico promuoverà la concorrenza del mercato energetico dando piena attuazione alle direttive europee in materia di apertura dei mercati e di sicurezza degli approvvigionamenti di gas. A tal fine verranno incentivati nuovi gasdotti e terminali, i rigassificatori, e riformulati i tetti antritust all’import di gas estero. Il disegno di legge prevede anche limiti alla partecipazione azionaria o forme di separazione proprietaria fra le attività di trasporto e stoccaggio e le attività di produzione, approvvigionamento e vendita, e rafforza le misure relative alla separazione societaria, organizzativa e decisionale fra le imprese operanti nelle attività di trasporto e della distribuzione di energia elettrica e gas e dello stoccaggio di gas naturale e le imprese operanti nelle attività di produzione, approvvigionamento e vendita.
Il "pacchetto Bersani" si prefigge anche lo scopo di «rilanciare – si legge nella nota – il risparmio e l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili». Come? Aumentando gli obblighi dei distributori di gas ed elettricità in materia di efficienza energetica; aumentando i controlli sul rendimento degli impianti di riscaldamento e condizionamento; introducendo standard minimi di rendimento e meccanismi per incentivare la domanda di tecnologie ad alta eddifienza; semplificando le procedure amministrative relative al solare, ai biocarburanti e del solare termico (questa misura sostenuto con le risorse di un Fondo ad hoc presso il Ministero dello Sviluppo Economico pari a 50 milioni di euro all’anno); promuovendo l’utilizzo di autoveicoli a basso impatto, concertando con gli enti locali obiettivi di sviluppo delle rinnovabili; riordinando l’Enea e le società che operano in campo energetico.
Il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha ammesso che bisognerà alzare il tiro e cercherà «di riaprire il discorso degli incentivi al fotovoltaico. Il decreto sull'energia è un primo provvedimento. Ci saranno altri provvedimenti sulle rinnovabili», ha spiegato sottolineando che oggi é chiaro che nel provvedimento varato dal Consiglio dei ministri c'é il solare, ci sono i biocarburanti, non c'é solo il termico ma anche il fotovoltaico, su cui sono previste misure di semplificazioni amministrative». «La parola fotovoltaico c'é nel ddl», ha ribadito ancora il ministro dell’Ambiente. «Quindi sono stati fatti passi avanti, poi nella coalizione non tutto si fa esattamente come vuole il ministro dell'Ambiente ma molte cose si fanno anche come dice il ministro dell'Ambiente. Pecoraro ha quindi sottolineato il concerto con il ministero dello Sviluppo Economico ricordando l'istituzione di due tavoli tecnici tra i due dicasteri su efficienza energetica, risparmio
e rinnovabili.
la nuova ecologia
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