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26-07-2006 |
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Usa, il paradiso del fotovoltaico |
Dal 2004 al 2005 l’incremento è stato del 55% e si stima che entro il 2015 il giro d'affari toccherà i 50 miliardi di dollari. Non solo, ma la società di consulenza Clean Edge afferma che i costi per produrre energia pulita sono competitivi. |
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Negli Usa sempre più si ricorre all’utilizzo di energia solare fotovoltaica, basti pensare che nel 2005 rispetto all’anno precedente è cresciuta del 55%.
La società di consulenza Clean Edge riferisce che oggi come oggi negli Stati Uniti il volume totale degli scambi in questo settore sfiora i 11,2 miliardi di dollari e, entro il 2015, sviluppando anche moduli, componentistica e installazioni, si conta di arrivare a 51,1 miliardi di dollari.
Nel rapporto Clean Edge è scritto: “Per la prima volta nella storia i costi delle tecnologie per la produzione di energia pulita sono diventate competitive rispetto alle tecnologie impiegate per la produzione elettrica convenzionale. Mentre i prezzi del petrolio e del gas naturale si mantengono alti e volatili in tutto il Pianeta, e mentre il nucleare e il carbone non risolvono alcun problema di tipo ambientale, i prezzi dell'energia verde continuano, in modo inarrestabile, il loro trend di discesa”.
Ma proprio nel medesimo rapporto si legge un riferimento importante che riguarda il problema clou del settore del fotovoltaico, cioè a dire la scarsità di silicio, carenza che intralcia il pieno sviluppo del settore.
A questo proposito Clean Edge aggiunge anche che tale problema è congiunturale e potrà essere risolto prima della fine del 2008.
Ancora negli Stati Uniti ha avuto luogo la conferenza Alternative Energy and Cleantech, circostanza nella quale è stato presentato un sondaggio i cui risultati sono stati pubblicati sempre da Clean Edge. Ebbene da esso risulta che il 50% del campione è convinto che l'energia solare sarà competitività rispetto all'energia convenzionale entro il 2015, il 25% pensa invece che la competitività potrà essere raggiunta entro il 2010.
www.salute-ambiente.it
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