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24-11-2005 TUTTE LE NEWS
Emissions trading: ecco i numeri della nuova situazione
Roma, 24 novembre - È in via di pubblicatazione sul sito del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio (www.minambiente.it), per la consultazione dei soggetti interessati, lo Schema di decisione di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2005 – 2007, contenente la nuova lista degli impianti inclusi nel sistema Emissions Trading (ET), le quote che a ciascuno di essi vengono assegnate per il triennio 2005 – 2007, nonché le regole utilizzate per tali assegnazioni.
 

Rispetto a quanto contenuto nell'integrazione al Piano Nazionale di Assegnazione (PNA) presentato alla Commissione Europea lo scorso febbraio, lo Schema di Decisione recepisce:

- il "consolidamento" del campo di applicazione del sistema ET, con l'esclusione: o degli impianti per la produzione di prodotti ceramici che non rispettino contemporaneamente le condizioni di capacità di produzione e di densità di colata prevista dall'allegato 1 alla direttiva (in linea con l'interpretazione data su questo punto da altri Stati Membri); o dei forni di laminazione nell'ambito della filiera dell'acciaio; o degli essiccatori di truciolo di legno.

- l'impegno del Governo italiano, assunto durante la fase finale del negoziato con la Commissione Europea, su pressione di questa ultima, a ridurre l'assegnazione complessiva di circa il 9%, rispetto a quella prevista dall'integrazione al PNA.

Le nuove assegnazioni tengono inoltre conto di approfondimenti, che il Ministeri dell'ambiente e delle attività produttive hanno svolto in questi mesi sui dati ed informazioni comunicati dagli operatori interessati nell'ambito del censimento condotto a fine 2004. Sono state inoltre ulteriormente specificate le regole relative agli avviamenti e chiusure di impianti.

Rispetto ai valori presentati nell'integrazione al PNA, la modifica del campo di applicazione del sistema ET ha portato ad una riduzione su base annua di 9 milioni di tonnellate di CO2 (MtCO2), da 255,5 MtCO2 a 246,5 MtCO2.

La modifica del campo di applicazione ha però cmportato anche la necessità di ridefinite l'impegno assunto del Governo italiano alla riduzione delle quote assegnate. Utilizzando gli stessi criteri stabiliti dalla Commissione, tale riduzione risulta ora pari a 24,3 MtCO2 in media annua. Pertanto il totale delle quote assegnate è pari, per il triennio 2005 - 2007, a 666,6 MtCO2, o 222,2 MtCO2 in media all'anno. Questo totale è stato ripartito tra i settori inclusi nel campo di applicazione del sistema ET sulla base di criteri analoghi a quelli utilizzati dalla Commissione Europea nella definizione dei totali nazionali, che tengono conto dei diversi tassi di crescita e del diverso trend di riduzione del contenuto specifico di CO2 nei diversi settori.

La risultante assegnazione al settore elettrico è di 393,3 MtCO2 per il triennio, o 131,1 MtCO2 in media annua, inclusiva della quota relativa alle emissioni derivanti dalla produzione elettrica da gas derivati, fissata pari a 10,4 MtCO2 su base annua. Tali valori si confrontano con un totale per il settore elettrico, previsto dall'integrazione al PNA, di 138,2 MtCO2, che però non includeva la quota relativa alla produzione elettrica da gas derivati, al tempo stimata in 8,2 MtCO2 su base annua.

Le quote assegnate agli altri settori ammontano invece a 91,1 MtCO2 in media annua. Per il settore elettrico, quote per circa 352 MtCO2 (117,5 MtCO2 in media annua) sono assegnate ad impianti esistenti - cioè impianti in esercizio al 1° gennaio 2005, data di avvio del sistema ET -, mentre le restanti quote - pari a poco meno di 41 MtCO2 nel triennio - sono destinate alla riserva per l'assegnazione ai nuovi entranti. Tale riserva sarà inoltre alimentata dalle quote che, benchè assegnate ad impianti esistenti, non verranno rilasciate a seguito di chiusura degli stessi.

Iinfatti previsto che nel caso di chiusure di impianti, o sezioni di impianti, nel corso del triennio, le quote assegnate non verranno rilasciate a partire dall'anno successivo a quello di chiusura, ma confluiranno nella riserva per nuovi entranti.

Giorgio Algranati

www.quotidianoenergia.com