Parola di Nicholas Burns, sottosegretario di stato Usa, che ieri ha iniziato una visita di tre giorni in Brasile. La riduzione della dipendenza degli Stati Uniti dal mercato del petrolio ''e' un passo avanti strategico'' secondo la visione di Burns. ''L'energia tende a distorcere il potere di certi stati che noi riteniamo abbiano un peso negativo sul mondo, come il Venezuela e l'Iran - ha affermato Burns, 51 anni, terzo uomo nella gerarchia del dipartimento di stato - E allora quanto piu' potremo diversificare le nostre fonti di energia e rimanere meno dipendenti dal petrolio, tanto meglio sara'. Sto parlando di una prospettiva americana''.
In gennaio il presidente George W. Bush ha proposto che gli Stati Uniti riducano del 20% il consumo di petrolio nei prossimi dieci anni. Uno studio del Bndes (la banca pubblica brasiliana per lo sviluppo economico e sociale) dice che il Brasile ha bisogno di costruire entro il 2010 cento nuove fabbriche per la produzione di alcool da canna da zucchero. La produzione attuale, che e' di 17 miliardi di litri, passera' a 25 miliardi di litri l'anno. Il Brasile e' all'avanguardia in combustibili alternativi. Quasi il 90% delle auto prodotte oggi nelle fabbriche brasiliane adottano il sistema ''flex'' che determina indifferentemente il consumo di benzina o di alcool da canna da zucchero. (ANSA).
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