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16-04-2008 |
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Idroelettrico e targhet 2020 , Italia a confronto |
ROMA - Negli ultimi anni c'e' stato un boom di richieste per le piccole centraline idroelettriche (mini-idro o micro-idro) ad acqua fluente (che hanno sicuramente un minor impatto), un proliferare che si spiega sia per la disponibilita' dei certificati verdi, sia per i contributi della Regione (attraverso i Fondi europei), finanziamenti che consentono ai privati di realizzare questi impianti quasi a costo zero e successivamente vendere l'energia all'Enel con ottimi introiti. |
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I comuni per l'''ospitalità'' sono destinatari di royalty. In questo contesto l'Aper (Associazione produttori di energia da fonte rinnovabili) ha voluto fare il punto in un incontro ad hoc organizzato a Milano per sondare il terreno sui target europei al 2020 e individuare gli obiettivi alla nostra portata. Al tavolo di confronto istituzioni, produttori, associazioni ambientaliste, tecnici, enti di ricerca. L'obiettivo quello di individuare strategie di pianificazione, metodologie di applicazione del Dmv e politiche di semplificazione autorizzativa che consentano di creare uno scenario favorevole per il settore. Molti sono stati i progetti approvati e altrettanti sono stati bocciati dall'Autorita' di bacino il cui parere e' vincolante. Occorre, quindi, fare molta attenzione a come posizionarli e alle modalita' di realizzazione, sapendo che comunque un impatto sul corso d'acqua si determina. Anche in questo caso la contabilita' ambientale e l'analisi del rapporto costi benefici (tutti) non andrebbe elusa, specialmente in vista dell' approvazione della nuova Direttiva europea sulle rinnovabili che fisserà gli obiettivi nazionali per ciascuna fonte energetica. (ANSA).
www.ansa.it
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