Ad affermarlo e' il National Research Council in un rapporto presentato al Congresso Americano. Per renderli pero' competitivi occorrera' attendere almeno il 2023, sia per il costo dell'idrogeno come carburante che per quello dei veicoli. Le automobili, i Suv e i furgoni sono responsabili, attualmente, del consumo del 44% di petrolio e di oltre il 20% di emissioni di CO2. Gia' nel 2003 il presidente George W. Bush ha annunciato l'investimento di 1,2 miliardi di dollari per incoraggiare lo sviluppo della tecnologia di produzione d'idrogeno e di veicoli azionati attraverso una reazione chimica tra idrogeno e ossigeno, con la sola emissione di acqua e calore dal tubo di scappamento. Un incremento significativo di auto a idrogeno circolanti potra' avvenire entro il 2015, per il 2020 potrebbero circolare circa due milioni di automobili. Si prevede quindi che possa esserci una crescita di 60 milioni di veicoli entro il 2035 e di 200 milioni entro il 2050. Gli investimenti da parte del governo statunitense previsti sono 55 miliardi di dollari tra il 2008 e il 2023, mentre la stima per l'industria privata e' che investira' oltre 145 miliardi di dollari nello stesso periodo. (ANSA).
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