Il fotovoltaico in Italia ha alzato la testa e grazie al conto energia sta dimostrando di essere potenzialmente uno dei più interessanti mercati a livello mondiale. Con oltre 37.500 impianti installati, per almeno 477 MW di potenza, il nostro paese è avviato a rapidi passi verso l’obiettivo dei 1.200 MW, che molti osservatori ritengono raggiungibile già entro il primo semestre del 2010. A questo punto sarà obbligatoria, come stabilito dalla normativa, una rivisitazione della tariffa incentivante. Un passaggio chiave per il futuro della tecnologia, specialmente per la prima parte del prossimo decennio e verso il raggiungimento della cosiddetta grid parity. Va detto che questi dati, aggiornati ad oggi in base al contatore del GSE, sono probabilmente sottostimati rispetto alla realtà visto che risalgono ad almeno a 6-8 settimane precedenti e si riferiscono solo alle domande presentate per l’incentivazione (quindi potrebbero essere impianti ancora non concretamente realizzati e collegati alla rete).
Secondo i dati internazionali, l’Italia, limitamente al 2008, ha occupato la terza posizione (338,6 MW), subito dietro gli Stati Uniti. Se consideriamo il totale cumulativo, a fine 2008, l’Italia è nel mondo in quinta posizione con 443 MW (vedi grafici mercato FV 2008 e dati cumulativi).
Passando invece ad una scala nazionale, in base ai dati del GSE (Risultati conto energia al 31/12/2008 - pdf), rielaborati da Solarexpo e Qualenergia, si può analizzare l’andamento del conto energia secondo la taglia degli impianti, la tecnologia utilizzata, il grado di integrazione architettonica degli impianti e la distribuzione su base regionale e provinciale degli impianti e della potenza realizzata e incentivata (vedi tabelle - pdf).
Dei 417,6 MW installati in tre anni grazie al conto energia, al 31 dicembre 2008 la maggior parte degli impianti (31.875 totali) ha una potenza tra 1 e 3 kW. Vediamone meglio la distribuzione:
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1-3 kW: impianti 15.615 (potenza 40,6 MW)
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3-20 kW: impianti 13.861 (potenza 112,6 MW)
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>20 kW: impianti 2.399 (potenza 264,4 MW)
La taglia media è stimata in 13,1 kWp.
Per quanto riguarda la tecnologia FV utilizzata risulta che il 93% della potenza installata è del tipo cristallino (policristallino 52%; monocristallino 41%); solo il 7% è relativo al silicio amorfo o a film sottili.
Integrazione archiettonica: sulla potenza installata, gli impianti parzialmenti integrati rappresentano il 53% del totale, i non integrati il 27% e quelli totalmente integrati il 20%.
Dati su scala regionale
Tra i dati consuntivi più interessanti dei primi 3 anni di conto energia ci sono quelli che riguardano la distribuzione sul territorio del fotovoltaico.
Un grafico riassuntivo del GSE illustra potenza e numero degli impianti per base regionale. Se valutiamo il numero degli impianti FV installati notiamo come la Lombardia sia al primo posto con 5.138; a seguire l’Emilia Romagna (3.408) e il Veneto (3.042). Ma se valutiamo la potenza in rete è sorprendentemente la Puglia ad avere la leadership nazionale con 51,7 MW, seguita dalla Lombardia con 49,3 MW e l’Emilia Romagna 39,7 MW, rispettivamente con il 12,4%, 11,8% e 9,5% del totale nazionale (vedi grafico e tabella - pdf).
Un’analisi più specifica considera la classifica regionale in base alla popolazione residente, quindi al Watt procapite installato. In questo caso è il Trentino Alto Adige ad avere il primato, con 33,3 W a testa; seguono l’Umbria (22,28 W), le Marche (16,18 W) e la Puglia (12,86 W). La Lombardia in questa classifica scende alla 14a posizione (5,46 W). La media nazionale è di 7,33 W e sotto questa soglia vi sono 9 regioni. In ultima posizione, con 2,03 W a testa, c’è la Campania (vedi grafico e tabella - pdf).
L’andamento regionale del fotovoltaico in Italia può essere anche visualizzato in base alla potenza installata sulla superficie disponibile (kW per kmq). Qui la Puglia è in testa con 2,67 kW/kmq, seguita da Marche, Trentino Alto Adige, Umbria e Lombardia. La media nazionale è di 1,39 kW/kmq (vedi grafico e tabella - pdf).
Vedremo se nei prossimi mesi questi trend regionali si modificheranno sensibilmente, magari grazie a nuove politiche energetiche locali e, più in avanti, per la definizione degli obiettivi di burden sharing per il raggiungimento del target nazionale al 2020 per la produzione di energia da fonti rinnovabili .
In un’ottica provinciale si segnala che è la Provincia di Brescia ad avere il maggior numero di impianti realizzati (4,05% del totale). Buone le posizioni delle Province di Roma, Torino, Udine, Milano e Lecce.
Il dato su scala provinciale per potenza installata vede comunque il primato della Provincia di Bolzano (5,85% sul totale nazionale); al secondo e terzo posto rispettivamente la Provincia di Bari e quella di Lecce.(LB)