E' quanto emerso da un convegno in cui le aziende si sono confrontate con un pool di avvocati, per intervenire sulle lacune ancora esistenti in materia. Ne e' un esempio la durata media dei procedimenti presso le regioni, che va oltre qualche anno, quando per legge e' stabilito che le autorizzazioni per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, arrivino in 180 giorni e che la relativa conferenza di servizi sia convocata entro 30 giorni dalla richiesta.
A cio' si aggiunge il ritardo nell'approvazione delle Linee Guida nazionali e la questione degli incentivi statali che ha consentito un grande sviluppo del settore ma, secondo quanto rilevato da Terna, ha anche favorito una crescita esponenziale di domande di connessione alla rete nazionale che stanno ''ingolfando'' gli Uffici regionali. I legali dei quattro studi (Cerulli Irelli-Lorizio & Associati, Crisci Studio Legale Associato, Delfino e Associati-Willkie Farr & Gallagher LLP e Pellegrino Studio Legale Associato) hanno previsto la costituzione di un gruppo di lavoro che inviera' al Ministero dello Sviluppo Economico alcune proposte di snellimento delle procedure che prevedano anche garanzie sulla serieta' delle domande di autorizzazione.
ansa.it
|