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09-06-2011 TUTTE LE NEWS
Inaugurato in Israele il primo campo fotovoltaico
L'impianto soddisferà il fabbisogno energetico di tre kibbutz
 
GERUSALEMME, 9 GIU - I media locali l'hanno salutata come una «pietra miliare nella rivoluzione del solare in Israele». Arava Power, una delle maggiori compagnie di energia solare israeliane, ha inaugurato il primo campo fotovoltaico del Paese. Sebbene per uso domestico i pannelli solari siano già molto utilizzati, in Israele mai prima d'ora era stata realizzata una 'fattoria del sole'. L'impianto è di medie dimensioni, capace di produrre, a regime, 4.95 megawatt di energia: abbastanza da soddisfare le necessità elettriche di tre kibbutz, Ketura (presso il quale si trova l'impianto), Lotan e Grofit. I tre villaggi si trovano nella regione di Eilat, nel deserto del Negev. «Il terzo deserto più aspro al mondo - spiegano da Arava Power -, una delle zone con più alto livello di esposizione alle radiazioni solari del mondo». I dirigenti della società si stanno fregando le mani da giorni. Il più soddisfatto sembra essere il presidente e co-fondatore, Yosef Abramowitz, ebreo americano tornato nella terra degli avi cinque anni fa, appena prima di creare la compagnia che oggi conta investitori di peso come i tedeschi di Siemens. «Non riesco ancora a crederci - ha dichiarato Abramowitz -, tutti hanno tentato di intralciare il nostro progetto. Tutti. E' meraviglioso». La contentezza espressa dal businessman è giustificata. L'impianto "Ketura Sun" - di cui il kibbutz omonimo detiene una quota - non è solo una struttura pionieristica: fa anche da apripista ad altri 50 campi fotovoltaici simili, la cui costruzione è prevista entro la fine del 2014. Il progetto è imponente. Una volta ultimate, queste strutture dovrebbero produrre un totale di oltre 400 megawatt, a fronte di un investimento pari a circa 1.36 miliardi di euro. L'energia prodotta sarà destinata alla regione di Arava, nel sud del Paese. Il piano di Abramowitz e soci guarda lontano. Lo Stato ebraico ha da tempo annunciato l'intenzione di soddisfare entro il 2020 il 10% del proprio fabbisogno energetico con fonti alternative. Una dichiarazione d'intenti che, forse anche per ragioni legate alla politica internazionale, gli israeliani sembrano molto determinati a tradurre in fatti concreti. Un paio di settimane fa il presidente del Consiglio nazionale per l'economia, Eugene Kendel, ha incontrato a Washington funzionari americani per presentare loro una strategia su scala mondiale elaborata dal Primo ministro, Benjamin Netanyahu, per sviluppare le fonti energetiche rinnovabili. «Il nostro obiettivo - ha dichiarato Kendel - è di diminuire la dipendenza dal petrolio da parte degli Stati Uniti e del mondo intero, non solo d'Israele. La questione è di vitale importanza, per tutti». Mentre le istituzioni israeliane perorano anche oltreoceano la causa delle energie alternative, dal suo quartier generale nel deserto, Abramowitz ricorda che il primo a indicare la via del solare fu David Ben Gurion, nel lontano 1956. Il sito web di Arava Power cita in particolare una frase del padre della patria: «Il sole è la maggiore fonte di energia nel nostro mondo e fonte di vita per ogni pianta e animale, eppure oggi è poco utilizzata dagli esseri umani… L'energia solare continuerà a fluire verso di noi praticamente per sempre». «E il nostro obiettivo - ha spiegato Abramowitz - è implementare questa visione». Per ribadirlo, a breve i pannelli di "Ketura Sun" saranno colorati in modo da formare un mega ritratto di Ben Gurion distribuito su otto ettari. «Sarà la prima tela solare al mondo», ha scherzato Abramowitz. (ANSA).

ansa.it