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17-02-2006 TUTTE LE NEWS
USA: Boom dell'eolico
Crescita del 35% solo nel 2005, pari a un volume d'affari di 3 miliardi dollari e 2.500 Mw installati. 2,3 milioni di famiglie americane usano l'energia del vento, con un risparmio di 15 milioni di tonnellate di Co2
 
Boom del vento in Usa. Negli Stati Uniti l'eolico edizione 2005 straccia ogni record con una crescita del 35%. In tutto 2.500 i Mw installati lo scorso anno per un totale di 9.149 Mw complessivi in tutto il Paese. La nuova potenza del 2005 ha creato investimenti pari a 3 miliardi di dollari con un coinvolgimento di 22 Stati. E il 2006 si prevede ancora migliore con una stima di nuove installazioni per 3000 Mw di potenza. «Bush si è accorto delle rinnovabili e, pur non avendo sottoscritto il protocollo di Kyoto, anche lui ora raccoglie questa sfida», commenta l' Associazione nazionale energia del vento (Anev) rendendo noti i dati Usa raccolti dall'Awea (American wind energy association). In particolare, oltre 2,3 milioni di famiglie americane (con consumi medi di oltre 10.000 Kwh/anno) usufruiranno dell'energia pulita dall'eolico evitando l'emissione di oltre 15 milioni di tonnellate di Co2 nell'atmosfera. Come sempre, ha riferito l'Awea, la prima della classe per potenza installata è la California (2.150 Mw al 2005) seguita dal Texas (1.995 Mw e altrettanti in cantiere per il 2006) e la stessa associazione ha riferito che l'industria eolica sta creando nuovi opportunità di lavoro in aree altrimenti depresse creando un flusso pari a 5 milioni di dollari verso i proprietari dei terreni coinvolti. Un impulso all'industria eolica Usa, sottolinea quindi l'Anev, «derivante dalle disposizioni del Congresso che hanno esteso i crediti a tale fonte e dalla contestuale presa d'atto formale del beneficio di tale fonte rinnovabile slegata da ogni combustibile». «Le recenti crisi energetiche – conclude l'Anev – hanno convinto anche il Governo Bush, che pure non ha ratificato il Protocollo di Kyoto, a ricorrere con decisione all'incentivazione delle fonti rinnovabili per andare verso una maggiore indipendenza energetica. Tale politica sulle rinnovabili – conclude l’Anev – dimostra che tali fonti pulite possono contribuire realmente alla soluzione delle problematiche connesse alla produzione di energia elettrica, oltre che alla necessaria riduzione delle emissioni nocive».

www.lanuovaecologia.it