Cosi' Legambiente che presenta il suo piano anti-black out e salva bollette. E lo fa dalle pagine di un libro dedicato ai 20 anni dal disastro di Cernobyl. Produzione del 25% di elettricita' da energie 'pulite' e aumento dell'efficienza, le ricette proposte da Legambiente per fermare la voglia di nucleare e rispondere in modo ecologico alla crescente domanda di energia. Il piano eco-energetico messo a punto dall'associazione prevede lo sviluppo straordinario, nei prossimi 5 anni, dell' eolico triplicando gli impianti gia' installati; del solare fotovoltaico (al ritmo di 50 Mw l'anno); del solare termico (500 mila metri quadrati l'anno''. ''A oggi, infatti, fonti rinnovabili come l'eolico e il solare sono gia' mature per essere 'sbloccate'. Hanno solo bisogno di regole chiare per l'integrazione e di incentivi trasparenti, come il 'conto energia' per essere avviate'', affermano Stefano Ciafani, coordinatore ufficio scientifico di Legambiente, ed Edoardo Zanchini, responsabile dell'area politiche ambientali dell' associazione. In generale, in merito allo sviluppo delle energie pulite, sono soprattutto le 'nuove' rinnovabili a marciare a pieno ritmo: dal 2000 - riferiscono i due esperti di Legambiente - il solare fotovoltaico nel mondo si e' diffuso con un tasso medio annuo del 60% mentre l'eolico e' cresciuto a un ritmo del 28% l' anno. E, nelle proiezioni dell'Agenzia internazionale per l' energia, le rinnovabili possono arrivare a soddisfare il 20% della domanda di elettricita' mondiale al 2020 e il 50% di energia primaria nel 2050.
In questo scenario l'Europa sta giocando un ruolo da capofila. Ecco la situazione fotografata da Legambiente per singole fonti:
- EOLICO: Europa vera potenza industriale con 40.000 Mw (75% dell'installato nel mondo) e una produzione annua di 60TWh che soddisfa il fabbisogno di 35 milioni di abitanti. Nel 2004, l' eolico ha contribuito al fabbisogno nazionale del 20% in Danimarca, del 6,4% in Germania e del 6% in Spagna (nella regione della Navarra copre fino al 50% della domanda). Senza contare le ricadute sull'occupazione: in Ue il lavoro diretto e l'indotto nel settore eolico e' cresciuto tra il '98 e il 2002 del 188% superando i 72.000 occupati. Nel mondo sono sempre di piu' i Paesi che stanno investendo sull'eolico: dalla Cina, all'India, agli Stati Uniti.
- FOTOVOLTAICO: Grande la crescita a livello mondiale negli ultimi anni. In Germania sono stati installati - riferisce Legambiente - 800Mw (quasi tutta la produzione dell'Europa dei 15 che ammontava al 2004 a 960Mw); in Giappone 640Mw e in Usa 212Mw. Notevoli i progressi tecnologici con costi che si dimezzano tendenzialmente ogni 8-9 anni.
- SOLARE-TERMICO: Negli ultimi anni anche questo settore ha ripreso a correre con una crescita annua del 25%. La Germania nel solo 2003 ha installato 750.000 metri quadrati di collettori vetrati raggiungendo nell'anno successivo un totale di 5,6 milioni di metri quadrati mentre la Grecia ha superato i 2,8 milioni di m2. Terzo posto per l'Austria con poco piu' di 2 milioni di m2, quarto per l'Italia che al 2004 (anno di riferimento per i dati forniti da Legambiente) aveva 444.285 m2 installati. (ANSA).
www.ansa.it
|