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22-06-2006 |
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Vento sorpassa nucleare, potenza doppia nel 2005 |
La potenza eolica installata nel 2005 nel mondo e' risultata doppia rispetta a quella nucleare (5.000 Mw dal vento solo lo scorso anno). |
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La previsione, poi, per il quinquennio 2005-2010 e' addirittura che la potenza eolica sovrastera' quella nucleare di almeno 5-7 volte. Questi i dati emersi da un convegno svoltosi a Roma presso la Regione Lazio dal titolo ''Dopo il petrolio l'era delle nuove tecnologie'' nell'ambito di Energetica. ''Dal mondo scientifico internazionale ci arrivano dei segnali molto allarmanti per quanto riguarda le emissioni di CO2 - ha detto il direttore del Kyoto Club Gianni Silvestrini - se non interveniamo al piu' presto i cambiamenti climatici ci sovrasteranno e saranno terribili. L'unico modo per contrastarli e' quello di ridurre i consumi e produrre piu' energia possibile da fonti rinnovabili''. Anche alcuni stati degli Stati Uniti d' America, nonostante non abbiamo ratificato il protocollo di Kyoto, hanno deciso di intervenire sui consumi. ''In California, per esempio - ha riferito Silvestrini - i consumi si sono ridotti del 50% rispetto al resto del Paese e nel 2005 il business delle fonti rinnovabili ha raggiunto i 40 miliardi di dollari con un incremento del 30% rispetto all'anno precedente. Lo stesso e' successo in Brasile dove l'esportazione di etanolo ha fruttato l'anno scorso ben 400 milioni di dollari''.
L'Erec (European renewable energy council) arriva addirittura a ipotizzare che, in un prossimo futuro, si potrebbe produrre energia pulita per l'80% ma, rimanendo ai dati piu' realistici dell'Ewea (European wind energy association), nel 2005 la potenza installata del solo eolico e' stata il doppio del nucleare e, entro il 2010, sara' addirittura di 5-7 volte superiore ''questo a dimostrazione che sul nucleare - ha affermato ancora Silvestrini - nessuno vuole piu' investire perche' anti-economico. Inoltre, anche dal punto di vista dell'occupazione, le fonti rinnovabili offrono grosse opportunita'''. Basti pensare che in Germania gli occupati sono gia' 55.000 mentre in Spagna arrivano a 30.000. In termini di numeri, al 31 dicembre 2005 in Europa risultano installati 40.904 MW dal vento (obiettivo 2010 raggiunto con 5 anni di anticipo), in Usa 9.149, in Asia 7.135, in Australia 708, in Canada 683, in Africa 349, in Sudamerica 213 e in N.Zelanda: 169. In Italia a dicembre 2005 oltre 1.700 Mw. Gli esperti hanno quindi concordato nel sostenere che le fonti rinnovabili rappresentano il prossimo futuro e che si devono fare i conti con il fatto che il petrolio, entro un massimo 30-40 anni, andra' ad esaurirsi.
''I cambiamenti climatici - ha detto Oreste Vigorito, presidente dell'Anev, Associazione energia del vento - spingeranno sempre piu' le istituzioni a utilizzare fonti rinnovabili per far fronte a questa maggiore richiesta energetica e alle direttive europee''. ''Il protocollo di Kyoto ha introdotto oneri e obblighi di riduzione delle emissioni di CO2 per i Paesi ratificatori - ha sottolineato quindi Paolo Tabarelli de Fatis, vice-presidente dell'Anev - e l'energia eolica gia' oggi fornisce un'alternativa concreta al crescente fabbisogno energetico. Il primo obiettivo per l'Italia e' quello di raggiungere entro il 2010 una produzione da fonti rinnovabili pari al 25% e del 33% entro il 2020''. ''Premesso che il maggior consumo di petrolio deriva dai trasporti - ha detto Corrado Clini, direttore generale del ministero dell'Ambiente - oltre ad intervenire sul miglioramento delle tecnologie nel settore automobilistico mondiale, l'Unione europea indica che l'Italia dovra' ridurre del 13% le emissioni atmosferiche, pari a 37 milioni di tonnellate di CO2, entro il 2007. L'unica via possibile e' quella di ricorrere alle fonti rinnovabili e di premiare le imprese con le migliori performance energetiche e di punire le peggiori''. (ANSA).
www.ansa.it
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