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17-07-2006 |
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Biocombustibili e plastica dallo zucchero |
E' stato pubblicato su Science uno studio messo a punto dal gruppo di ricerca condotto dal professor James Dumesic del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Biologica dell'Università del Winsconsin per la produzione di plastica e biocarburanti utilizzando come precursore l'idrossimetilfurfurale (HMF), un prodotto ottenuto dall'ossidazione selettiva del fruttosio.
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La produzione di materiali sintetici e carburanti utilizzando processi catalitici a partire da biomassa è un settore di ricerca in crescita. L'HMF può essere convertito in plastica, in additivo per il diesel o in diesel stesso, ma fino ad ora il processo risultava complesso e costoso da realizzare.
Il gruppo di ricerca di Dumesic, finanziato dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti e dalla National Science Foundation, ha fatto notevoli progressi nell'aumentare la produzione di HMF e nel facilitarne l'estrazione. Con il nuovo sistema, non ancora brevettato, è possibile produrre l'80% di HMF dal 90% del fruttosio posto a reagire.
Il processo coinvolge un mix di fattori chimici, di pressione, di temperatura e l'utilizzo di un sistema di reazione bifasico: il fruttosio, convertito in HMF da un catalizzatore, viene separato da un solvente e quindi estratto.
Il team di ricercatori ritiene che l'HMF potrà essere un elemento costitutivo di base in grado di sostituire prodotti come il PET. Si tratta di un primo passo per una gamma di prodotti chimici che potranno essere ottenuti da risorse biologiche anziché da altre fonti, quali il petrolio, con vantaggi ambientali non trascurabili (riduzione di gas climalteranti, minori problemi legati alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico, ecc.)
Il professor Dumesic sta esplorando nuovi metodi per convertire altri zuccheri e anche carboidrati più complessi in HMF e in altre sostanze chimiche intermedie.
scienzaegoverno.org
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