All'incontro romano hanno partecipato da un lato Fabio Roggiolani, consigliere della Regione Toscana e responsabile nazionale Energia e Innovazione della Federazione Nazionale dei Verdi, dall'altro Jose Donoso Responsabile Europa Gamesa Energia e Carmelo Scalone Direttore Generale Gamesa Energia Italia SpA.
"Le alleanze che i Verdi stanno costruendo con gli imprenditori del Capitalismo Naturale rappresentano una netta innovazione del ruolo dei Verdi nel nostro paese, sia del ruolo degli industriali. Stabiliti i paletti: non più industriali che spingono e Verdi che bloccano, ma uno sforzo congiunto che dia respiro e business e occupazione al nostro paese" ha spiegato Fabio Roggiolani.
"Ci sono paesaggi - ha aggiunto - che mai vorranno torri eoliche, ma ci sono anche tanti paesaggi che dal rassicurante movimento delle pale traggono quotidianamente il segno che può esistere un’energia pulita a buon mercato per tutti, inesauribile e democratica, per dare speranza al nostro paese". "Fare lobbies – ha detto Roggiolani – esplicite, dichiarate, è per noi non un pietoso modo per camuffare il bisogno di risorse che la politica ha, ma il riconoscimento della storica sproporzione tra le intuizioni ecologiste e il quotidiano tam-tam pubblicitario degli attori del capitalismo consumatore del pianeta.
Far crescere il consumo consapevole e il capitalismo naturale è l’unica strada per dare una prospettiva credibile alla svolta ecologica planetaria. Sogniamo un’Europa che invece di testate missilistiche esporti finalmente gli affusti di torri eoliche e gli specchi dei pannelli solari".
Nessun rischio che da questo accordo possa nascere un conflitto di interessi dal momento che oggi i Verdi occupano posti chiave al governo del paese e in moltissime regioni. "Abbiamo scelto questa linea proprio per dare trasparenza ad un accordo - ha spiegato Roggiolani - e per mettere subito in chiaro le carte. Per Gamesa non ci sarà nessuna corsia preferenziale al ministero o negli assessorati regionali".
"Anche se le lezioni avessero avuto risultati differenti e i verdi non si trovassero nella maggioranza di governo - ha spiegato Jose Donoso di Gamesa Europa - avremmo comunque sottoscritto l'accordo. Si tratta di un atto trasparente e chiaro. Non ci sono clausole nascoste o impegni sottobanco". "Quello che a noi preme - ha aggiunto Scalone di Gamesa Italia - è riuscire a favorire il dialogo con i cittadini e la piena partecipazione dui tutti al processo decisionale".
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