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30-07-2007 TUTTE LE NEWS
SARDEGNA: Eolico, l'Antitrust boccia l'intesa tra Enel e Regione
L'Antitrust ha analizzato il protocollo d'intesa firmato da Regione ed Enel per la produzione di energia eolica in cambio di tariffe scontate. E' arrivata la bocciatura.
 
L'accordo Regione-Enel, per la produzione di energia eolica e per le tariffe agevolate alle aziende energivore sarde, finisce nel mirino dell'Antitrust. L'autorità garante della concorrenza e del mercato, guidata da Antonio Catricalà, ha analizzato l'accordo ed è arrivata alla conclusione che le scelte della Regione possano limitare il mercato. LA SEGNALAZIONE. Il pronunciamento dell'Antitrust è contenuta nel bollettino numero 26 pubblicato lo scorso 17 luglio. A pagina 109 viene riportato il giudizio dell'Autorità antitrust, che in sostanza muove una serie di rilievi alla scelta della Regione. Il protocollo d'intesa, voluto dall'amministrazione regionale per garantire tariffe agevolate (40 euro a megawatt) alle imprese energivore che operano in Sardegna, impegna la Regione, in cambio appunto degli sconti, a «rilasciare tempestivamente all'Enel tutte le autorizzazioni, permessi e concessioni di propria competenza per l'installazione di nuovi 160 megawatt di potenza eolica». Una corsia preferenziale per la società guidata da Fulvio Conti. IL TETTO. Non va dimenticato, rileva peraltro l'Antitrust, che la Regione ha imposto un tetto massimo alla produzione di energia eolica nell'isola. Allo stesso tempo, nell'ultima legge finanziaria, viene previsto che «la Regione possa stipulare con primari operatori», altri protocollo d'intesa per la produzione di energia eolica in Sardegna. Se dunque l'Antitrust non si pronuncia sulla compatibilità delle tariffe scontate con le normative comunitarie, afferma che gli atti amministrativi e «le procedure di accesso ai mercati, dovrebbero essere poste in maniera tale da non porre alcuni soggetti in posizione di vantaggio rispetto ad altri». Non solo. Le autorizzazioni, sostiene l'Antitrust, «appaiono accordate a Enel in via preferenziale», con l'effetto che sarà «assai difficile», l'installazione di nuove centrali eoliche da parte di altri concorrenti. E se tutto questo non appare, al momento, ancora in grado di creare gravi limitazioni al mercato, dal momento che l'impatto oggi è ancora contenuto, l'effetto potrebbe diventare più grave se venissero stipulati nuovi protocolli d'intesa simili a quello siglato con l'Enel, sostiene il garante. I COMMENTI. Sulla vicenda prende posizione il Comitato Su Bentu, che sostiene lo sviluppo dell'energia eolica in Sardegna, affermando che l'accordo Regione-Enel «penalizza la concorrenza». Secondo il comitato, il protocollo, come rileva anche l'Antitrust, «pone alcuni soggetti in posizione di vantaggio rispetto ad altri», ed è giusto, aggiunge, che «la Regione, nel perseguire i propri obiettivi, tenga in maggiore considerazione i principi a tutela della concorrenza». Secondo il Comitato, per giunta, il protocollo siglato dalla Regione è assimilabile ad altre misure di sostegno delle aziende energivore «rispetto alle quali la Commissione europea, a seguito della liberalizzazione del settore elettrico, ha espresso più volte riserve sul piano della compatibilità con le disposizioni comunitarie in materia di aiuti di Stato». Infine, i Comuni devono poter dire la loro sullo sviluppo del proprio territorio e osservano che gli impianti si fanno «dove c'è vento e non dove ritiene più opportuno la Regione». (GIUSEPPE DEIANA)

l'Unione Sarda.it