Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Per maggiori informazioni, leggi l'informativa estesa Cookie Policy.
Chiudendo questo banner, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

ITA
Text-A-A-A
Cerca:
Newsletter Conto Energia Lavora con noi Faq Glossario
Home > News > Rincari record per le tariffe+5,1% nel 2005 Invia
stampa
 
 

 
NEWS
02-01-2006 TUTTE LE NEWS
Rincari record per le tariffe+5,1% nel 2005
Il rincaro dei prezzi non conosce soste.
 
Nel 2005 l'inflazione in Italia si è aggirata intorno al 2%, ma per un cospicuo pacchetto di voci che incidono pesantemente sui bilanci delle famiglie — tra le altre: luce, gas, benzina, latte, giornali, acqua potabile, istruzione secondaria — i rincari sono risultati, in media, più che doppi rispetto al carovita: + 5,1 per cento. Lo rileva l'aggiornamento dei prezzi nei settori liberalizzati effettuato dal ministero dell'Economia ( dati aggiornati al 30 ottobre scorso). Una delusione per chi si attendeva benefici dai processi di liberalizzazione in atto. Il rincaro certificato dal ministero ( dipartimento del Tesoro) nei primi 10 mesi del 2005 è infatti il più alto degli ultimi cinque anni. Il caro energia. E se gli energetici— elettricità, metano e carburanti — trainati dalle fiammate del petrolio guidano la classifica dei rincari 2005, forti aumenti hanno colpito anche i biglietti aerei, saliti del 19,1% ( voli nazionali). I primi 10 mesi del 2005, segnala il dipartimento del Tesoro, si sono chiusi all'insegna del caropetroliferi (+ 14,5% sullo stesso periodo 2004 con punte che arrivano a oltre il 17% per il gasolio da riscaldamento). Ma anche del caro giornale: il costo di un quotidiano è infatti salito del 6,1 per cento. Quello di un litro di latte è rincarato del 2,5%, identico all'aumento dell'Rc auto e sostanzialmente in linea a quelli degli affitti, saliti del 2,2 per cento. Scorrendo le tabelle del ministero, qualche sollievo per la spesa degli italiani si registra sul fronte della telefonia, i cui prezzi sono calati, nei primi 10 mesi dell'anno, dell' 1,3% mentre i medicinali del Servizio sanitario nazionale hanno segnato una flessione del 5,2 per cento. E, nella lista dei singoli generi, diminuzioni, anche se contenute ( 0,7%), si segnalano per lo zucchero e i medicinali di fascia C, la cui stima indica un 0,3 per cento. Per la pasta alimentare invece si registra un calo dell' 1% mentre sono rimasti fermi i servizi Bancoposta. Più in linea con l'andamento dell'inflazione, il settore degli affitti ( 2,2%), della carne ( 1,9%) e delle camere d'albergo ( 1,7%). Le bollette di luce e gas nel 2006. Sempre sul fronte delle tariffe energetiche si annuncia, in ogni caso, un Capodanno meno nero del previsto per i bilanci delle famiglie. Alla viglia di Natale il ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, ha smorzato gli allarmi per le previsioni di forti rincari, assicurando che l'Autorità per l'energia e il gas è stata messa nelle condizioni di prevedere « aumenti sotto l'inflazione » , grazie alle misure prese sul fronte energia e con la collaborazione delle aziende energetiche. I rincari per il primo trimestre 2006 ( dovuti alla corsa del prezzo del petrolio) che scatteranno il 1 gennaio dovrebbero essere quindi inferiori al 2,2%, tasso annuo di inflazione registrato a novembre. Si tratta di un incremento molto più contenuto rispetto alle previsioni circolate in queste settimane. Il ministro ha ricordato che senza gli interventi messi a punto « gli aumenti sarebbero stati del 6% per il gas e del 5,5% per l'energia elettrica » . Le ultime stime, dunque, erano perfino superiori a quelle formulate dal Rie ( Ricerche industriali energetiche), che ipotizzavano aumenti del 3% per la luce ( pari a un aggravio annuo di 10 euro a famiglia) e del 5,5% per il gas ( per un esborso ulteriore di oltre 50 euro)............. Marco Morino

www.ilsole24ore.com