Le tipologie nei rotori eolici
Partendo dai classici rotori ad asse
orizzontale (vecchi mulini a vento) le tipologie sviluppate nel
tempo sono state
molte, alcune con risultati ottimi rispetto alle altre. In verità i
primi mulini sviluppati in Mesopotamia devono essere stati costruiti
con asse verticale, unendo su di esso delle bandiere verticali
messe a raggiera (una specie di antico Savonius). In un secondo
tempo e grazie
alla profonda esperienza accumulata nei secoli l’uomo ottimizzò il
rotore fino ad arrivare ai mulini Olandesi e Greci e via via alle
realizzazioni dei nostri giorni.
La classificazione dei rotori eolici può essere
fatta dividendoli in tre principali famiglie:
- Ad asse orizzontale
- Ad asse verticale
- Ibridi
Inoltre i rotori eolici possono essere classificati
in:
SISTEMI A RESISTENZA: dove
una vela (la pala) si oppone al vento che preme su di essa facendola
spostare e quindi generando energia meccanica.
SISTEMI A PORTANZA: dove invece
la pala di forma aerodinamica sfrutta il principio
della portanza per sfruttare il flusso d’aria
(vento) che le permette quindi di muoversi generando
così energia meccanica.
Sistema ad asse
orizzontale
Già intrinseco
nel nome, l’asse
di questa turbina è orizzontale
rispetto al terreno e quindi
parallelo alla direzione
del vento. In questa tipologia
l’elica deve essere
sempre direzionata sul
flusso d’aria, tramite
sistemi meccanici o elettromeccanici
(grossi generatori). I
metodi utilizzati sono
due: con un timone di opportune
dimensioni che orienta
tutto il complesso (elica
controvento o up-wind ),
oppure , ponendo l'elica
posteriormente al complesso
generatore-perno di rotazione
e utilizzando la coppia
giroscopica del motore
stesso per orientare il
mulino (elica sottovento
o down-wind).
Le caratteristiche principali di questa tipologia di rotore eolico
sono:
- area frontale utilizzata
totalmente
- alta velocità di rotazione
- elevato coefficiente di portanza
- elevata potenza ottenibile
Grazie all’alta velocità di rotazione garantita da questa
tipologia di rotore il sistema completo risulta molto semplice da
costruire (assenza di complicati sistemi di moltiplicazione dei giri)
e da accoppiare ai generatori elettrici. Tuttavia l’elica richiede
una tecnologia raffinata perché deve garantire caratteristiche
di leggerezza e robustezza alla forza, in alcuni casi elevata, del
vento.
Inoltre il generatore ad elica, nel suo complesso, è una macchina
che può essere estremamente problematica: piccoli errori o
leggerezze nella sua costruzione possono creare condizioni tali da
distruggere tutto il complesso, torre compresa. Per questo si tende
a mantenere il numero di giri (nei generatori >30kW) piuttosto
basso e costante attraverso freni o soluzioni aerodinamiche di vario
tipo (es: passo variabile nell’elica).
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Sistema ad asse
verticale
Come
nel sistema precedente
la caratteristica principale
di questo sistema è già intrinseca
nel nome. L’asse
infatti in questo caso
si trova perpendicolare
alla direzione del vento
e le pale si muovono nella
direzione del flusso d’aria.
Nella tipologia più semplice:
SAVONIUS (- dal nome del
finlandese J Savonius che
lo inventò nel 1929)
il rotore può essere
costruito opponendo due
mezzi semicilindri incernierati
sull’asse del rotore
stesso. In questo tipo
di rotore non serve un
sistema di orientamento
delle pale, tuttavia non
tutta la superficie è esposta
al vento visto che mentre
una pala raccoglie il flusso
d’aria e viene spinta,
l’altra gira in senso
contrario opponendosi con
la conseguente riduzione
del rendimento.
Le caratteristiche principali
di questa tipologia di
rotore eolico sono:
- bassa velocità di rotazione
- coppia meccanica elevata
- modesto rendimento
Vi è anche un limite di tipo aerodinamico che impedisce di
migliorare oltre un certo livello l'efficienza del rotore Savonius.
Sono adatti per utilizzazioni meccaniche come le pompe per l'acqua.
In effetti il loro uso è ormai limitato ad ambienti rurali.
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Sistemi ibridi
Sono
gli ultimi nati, e sono
stati pensati per riunire
le caratteristiche vantaggiose
dei due tipi precedenti:
l’asse orizzontale
e l’asse verticale.
Generalmente sono ad asse
verticale con eliche o
pale derivate dai precedenti.
Ne sono un esempio: il
rotore Darrieous, la Cycloturbina,
il rotore Ropatec, il rotore
con ala a delta (nella
foto), etc..
Le caratteristiche principali di questa tipologia di rotore eolico
sono:
- facilità di costruzione
- elevate velocità di rotazione
- nessun sistema di orientamento
- coeff. di potenza vicini al valore teorico
Vi è anche un limite di tipo aerodinamico che impedisce di
migliorare oltre un certo livello l'efficienza del rotore Savonius.
Sono adatti per utilizzazioni meccaniche come le pompe per l'acqua.
In effetti il loro uso è ormai limitato ad ambienti rurali.
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