Energia eolica
Il vento, come l’acqua, è un
fenomeno anch’esso regolato dal sole, il quale riscalda in maniera
disuniforme la crosta terrestre creando spostamenti d’aria da
luoghi più freddi a luoghi più caldi. L’energia
eolica non è altro quindi che l’energia prodotta dallo
spostamento di masse d’aria tra zone con diversa pressione atmosferica.
La navigazione a vela è uno dei primi esempi
dello sfruttamento delle energie naturali come forza
motrice da parte dell’uomo. Già nel 2500
a.c. gli egizi utilizzavano imbarcazioni a vela che sfruttavano
l’energia del vento per spostarsi velocemente sui
fiumi e sui mari.
Dopo la vela si passò ai mulini meccanici, ed è documentato
come il re di Babilonia Hammurabi già nel XVII secolo
progettò un sistema di irrigazione della pianura
mesopotamica attraverso la costruzione di mulini a vento
collegati a ruote per il sollevamento e distribuzione dell’acqua.
I mulini a vento ebbero quindi largo impiego in Mesopotamia,
Cina, Egitto, mentre in Europa comparvero solo dopo il
Medioevo e di costruzione molto diversa dai primi.
Anche i mulini a vento, come le ruote ad acqua, furono
in Europa utilizzati per svariati impieghi: macina del
grano e dei cereali, spremitura di olive, sollevamento
dell’acqua, energia meccanica per magli e segherie,
etc..
Dalla metà del 1300 in Olanda il mulino a vento
ebbe un ruolo fondamentale per la bonifica e lo svuotamento
delle paludi per il recupero di vaste aree di territorio
nei cosiddetti “Paesi Bassi”, bassi perché al
di sotto del livello del mare. Questi mulini assolsero
pienamente al loro compito fino all’avvento dei sistemi
di pompaggio elettrico. Si pensi che fino al 1850 ne esistevano
in funzione almeno 9000.
In America la tecnologia del mulino per il pompaggio dell’acqua: “WINDMILLS” è tuttora
in auge con milioni di sistemi installati (dal 1880 circa).
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I generatori eolici
Per poter parlare di energia eolica applicata alla generazione elettrica in Europa
dobbiamo aspettare gli inizi del XX secolo. Infatti già ai tempi della
Grande Guerra (1915) erano in funzione qualche centinaio di macchine con potenze
che non superavano i 30kW.
Dopo la Grande guerra la tecnologia fece balzi da gigante sviluppando macchine
eoliche con potenze che arrivavano fino ai 1200kW. Nei Paesi Bassi e in particolare
in Danimarca iniziò un programma per soddisfare il fabbisogno elettrico
nazionale grazie all’utilizzo di grosse macchine eoliche. Questo portò la
Danimarca ad essere leader in Europa nello studio e la realizzazione di generatori
eolici di media e grossa taglia.
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