ENERGIA IDROELETTRICA
L’acqua è stata una dei primi
vettori utilizzati per la produzione
di energia. L’energia cinetica che l’acqua acquista man mano che
fluisce a valle è stata da sempre sfruttata dall’ingegno dell’uomo,
a partire dal semplice trasporto a valle dei tronchi tagliati sui monti, per
finire alla produzione di energia meccanica (mulini a pale) o di energia elettrica
(turbine idroelettriche).
I mulini sono stati per secoli l’unica fonte
di sostentamento e di sviluppo di alcuni territori altrimenti depressi (territori
montani prospicienti a laghi
e torrenti). Già nel XV secolo si parla di mulini e del loro potere aggregante
e socializzante visto che diventavano polo di incontro delle genti che vi portavano
e commerciavano grano, gran turco, olio, etc..
Prima dell’avvento del Vapore nel XIX secolo, le ruote a pale venivano
usate per produrre forza meccanica dall’acqua di ruscelli prospicienti
all’attività umana, ne sono un esempio i vari mulini usati non solo
per la macina del grano ma anche per movimentare magli battenti o seghe di falegnameria.
I generatori idroelettrici
Le turbine idroelettriche sono le macchine a turbina più antiche. Naturale
evoluzione dei più lenti e meno efficienti mulini a pale, esse sono ora
molto diffuse nel nostro territorio Italiano per la produzione di energia elettrica
(circa il 10% dell’energia complessiva prodotta nel nostro paese).
La turbina idroelettrica è una macchina abbastanza semplice e praticamente
alla fine della curva di miglioramento. In questi ultimi anni le macchine idroelettriche
sono state ampiamente studiate e si conoscono perfettamente tutte le problematiche
dovute all’installazione anche in siti particolari. Le parti più importanti
che costituiscono la turbina idroelettrica sono:
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il distributore, che
gestisce la pressione e la forma del getto d’acqua sulla girante
meccanica; |
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la girante meccanica,
che può essere di forma
e tecnologia diversa a seconda del tipo di impianto, del salto e
della quantità d’acqua; |
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il generatore elettrico,
di potenza e caratteristiche tecniche adeguate al tipo e grandezza
di girante e al tipo di impianto; |
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il sistema di controllo,
che può essere
di tipo meccanico ed elettrico/elettronico, il quale stabilizza il
funzionamento
del sistema entro i valori corretti definiti dal progetto. |
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Un impianto IDROELETTRICO è normalmente costituito
da:
1 |
un bacino a monte con relative
opere di presa o di intercettazione, il quale può essere
di misure molto ridotte in caso di impianto ad acqua fluente,
oppure di misure considerevoli in caso di impianto ad accumulo
(dighe e invasi artificiali); |
2 |
una condotta di adduzione o condotta
forzata; |
3 |
la turbina idroelttrica; |
4 |
il generatore elettrico; |
5 |
una valvola di intercettazione,
per escludere la macchina in caso di avaria o periodi di manutenzione; |
6 |
una condotta di scarico; |
7 |
un eventuale bacino a valle (per
gli impianti ad accumulo forzato); |
8 |
ll collegamento alla rete elettrica
con eventuale trasformazione per lunghe distanze. |
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