La bozza riguarda gli impianti che enetreranno il produzione dall’anno prossimo e aggiorna al ribasso le tariffe incentivate, basandosi sull’andamento del mercato dell’energia e soprattutto sui valori (in discesa) per l’acquisto dei componenti degli impianti fotovoltaici. Inoltre previsto un obiettivo di ottomila megawatt fotovoltaici entro il 2020. Il testo dovrà essere approvato dalla Conferenza unificata Stato-Regioni. Nel primo titolo della traccia sono previste tariffe incentivanti per 20 anni per complessivi 3mila megawatt cumulati, per tutti gli impianti entrati in esercizio dal 1° gennaio 2011 con una potenza nominale oltre 1 chilowatt e collegati alla rete con un unico punto di connessione. Per questa tipologia di impianti l’incentivo in euro per chilowattora prodotto va da 0,401 (su edifici) a 0,358 (impianti a terra e altri impianti) per chi entra in produzione tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2011; 0,380 e 0,333 per gli impianti in esercizio da agosto agosto a dicembre 2011. Una tariffa premiante è aggiunta per gli impianti realizzati su edifici che sommano anche un uso efficiente dell'energia. Per gli impianti che entrano in produzione nel 2012 e nel 2013 l’incentivo si ridurrà del 6% l’anno. Per gli impianti in produzione a partire dal 2014 sarà emanato entro il 2012 un decreto dello Sviluppo economico (di concerto con l’Ambiente e d’intesa con la Conferenza unificata). Per gli impianti integrati architettonicamente con potenza tra 1 chilowatt e 5 megawatt collegati alla rete tramite un unico punto di connessione spetteranno per 20 anni 0,44 euro per chilowattora di base (0,37 per potenze superiore ai 200 chilowatt) fino a un ammontare di incentivi cumulabili di 200 megawatt. Il Gse entro il 1° gennaio 2011 dovrà elaborare una guida sugli impianti integrati architettonicamente. Per gli impianti a concentrazione, gli incentivi sono cumulabili fino a 150 megawatt e si applicano a tutti gli impianti che entrano in esercizio per interventi di nuova costruzione, rifacimento totale o potenziamento dopo l’entrata in vigore del decreto. La tariffa di 0,32 euro per chilowattora scende a 0,28 per impianti superiori a 200 chilowatt avvianti entro il 2011, decurtata del 2% l'anno per impianti successivi. Gli incentivi sono cumulabili fino al 30% con i contributi in conto capitale previsti per gli impianti fotovoltaici realizzati su edifici con potenza nominale non superiore a 3 chilowatt, per gli impianti a concentrazione e per gli impianti integrati innovativi. Per gli incentivi alle scuole, i contributi in conto capitale possono essere cumulati fino al 100% del costo di investimento, mentre per tutti gli altri edifici pubblici o di proprietà di enti riconosciuti senza scopo di lucro il cumulo non può superare il 30% per cento. Sarà possibile cumulare le tariffe incentivate anche con i tassi agevolati previsti dalla finanziaria 2007 per l'acquisto di impianti "verdi". L’Autorità dell’energia dovrà stabilire modalità, tempi e condizioni per l'erogazione delle tariffe incentivanti. Dovrà anche essere determinata la copertura sulla componente A3 delle bollette. Il Gse dovrà definire le modalità di svolgimento delle ispezioni sugli impianti, e dovrà anche spedire entro il 31 marzo di ogni anno ai due ministeri, alle Regioni, all’Autorità dell’energia e all’Osservatorio nazionale sulle rinnovabili un rapporto sull'attività. La domanda di incentivi dovrà avvenire entro 90 giorni dall'entrata in esercizio dell'impianto e il Gse dovrà erogare la tariffa entro 120 giorni. La procedura sarà telematica con una piattaforma da adottare dal 1° gennaio 2011.
affaritaliani.it
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