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| 11-04-2010 |
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L’Italia del fotovoltaico |
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ENERGIA. Secondo Legambiente sono circa 75mila gli impianti fotovoltaici in esercizio distribuiti in 6.801 comuni. Oltre il 46% sono stati installati tra 2009 e 2010, grazie alle alte tariffe del Conto energia. |
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E’ il weekend del sole, in tutta Italia, e non è solo un fatto meteorologico. Per questo fine settimana, infatti, Legambiente ha organizzato un “Sun Day” con una serie di eventi nelle piazze del Paese, per promuovere lo sviluppo delle rinnovabili e del solare in particolare. In realtà, l’associazione ambientalista sottolinea come il fotovoltaico in Italia sia già una realtà consolidata, visto che sono ben 6.801 i comuni dove esiste almeno un impianto di questo tipo.
Un dato contenuto nel rapporto Comuni Rinnovabili 2010, che evidenzia la presenza sul territorio di molte inizative per sviluppare l’energia prodotta dal sole, dai gruppi d’acquisto di pannelli alle iniziative locali da parte delle amministrazioni. Gli impianti fotovoltaici in esercizio, grazie anche al Conto energia, sono circa 75mila, oltre il 46% dei quali sono stati installati tra 2009 e 2010, per una potenza complessiva di un milione 167mila KiloWatt, mentre per il solare termico le cifre sono più basse, con 1,5 milioni di metri quadri di pannelli.
In pratica, 27 metri quadri ogni mille abitanti, a fronte di una media europea che arriva a 54: anche gli investimenti, in Italia, sono bassi a confronto di quelli dei partner continentali. Secondo un rapporto di Pew Charitable Trust, riferito al 2010, nel nostro Paese vengono messi a disposizione per le rinnovabili 1,94 miliardi di euro, a fronte dei 10 miliardi della Spagna. Il vice direttore di Legambiente, Andrea Poggio, ricorda che le migliaia di cittadini in piazza «vorrebbero installare pannelli solari sui propri tetti e rendere più efficienti le loro case, ma si lamentano della burocrazia che impedisce loro di avere le autorizzazioni, potersi allacciare alla rete elettrica e usare con facilità gli incentivi».
Il comune che ha più potenza solare installata è quello di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, che in questa particolare classifica batte Roma (seconda) e le altre grandi città: un segnale importante, in tempi di ritorno al nucleare, visto che Montalto è uno dei comuni che hanno già ospitato una centrale atomica ( fino al 1988) e oggi qualcuno vorrebbe un ritorno al passato. Che non ci sia «nessun bisogno di ricorrere al nucleare» è convinto il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, secondo cui l’obiettivo europeo di un incremento del 20% delle energie rinnovabili si può raggiungere con «politiche di efficienza e sviluppo delle fonti alternative, oltre ad un uso intelligente del risparmio energetico».
In particolare, l’efficacia del solare, per il responsabile dell’associazione ambientalista «è dimostrata dall’esperienza di paesi come la Germania, dove il comparto occupa ben 250mila lavoratori, dimostrando così concretamente che un investimento sulle energie rinnovabili porta alla costruzione di un sistema imprenditoriale assai innovativo e diffuso». Per arrivarci anche in Italia, questo weekend Legambiente cercherà di spiegare a cittadini, istituzioni e aziende la convenienza e la qualità delle rinnovabili, promuovendo allo stesso tempo comportamenti virtuosi che favoriscano così l’uso di queste fonti energetiche pulite. (Filippo Pala )
terranews.it
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