Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Per maggiori informazioni, leggi l'informativa estesa Cookie Policy.
Chiudendo questo banner, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

ITA
Text-A-A-A
Cerca:
Newsletter Conto Energia Lavora con noi Faq Glossario
Home > News > E' disponibile su www.grtn.it il nuovo numero della rivista Elem... Invia
stampa
 
 

 
NEWS
15-02-2006 TUTTE LE NEWS
E' disponibile su www.grtn.it il nuovo numero della rivista Elementi
Scajola: Via dal petrolio in 5 anni. Ecco come. - Matteoli: Primo, diversificare le fonti energetiche.- Tabacci-Letta: “Faccia a faccia” sul futuro energetico. -
Speciale fonti rinnovabili: La Germania. -
Questi alcuni dei contenuti del nuovo numero della rivista Elementi, visibile
oggi sul sito internet www.grtn.it
 
“Più metanodotti, più terminali di rigassificazione, più carbone pulito, non escludendo un compenso ai comuni che ospitano centrali alimentate con il combustibile solido, e più energie rinnovabili. Con un occhio al successo del fotovoltaico e senza perdere di vista il nucleare”. Così Claudio Scajola, ministro delle attività produttive, spiega in una lunga intervista ad Elementi, come intende chiudere, entro il 2010, l’era del petrolio nelle centrali italiane e permettere la creazione, in un decennio, di condizioni di prezzo e di qualità dei servizi del sistema elettrico, comparabili a quelle dei maggiori Paesi europei. “Per questo, aggiunge Scajola, è necessario diversificare le fonti primarie e le aree d’approvvigionamento, integrare il mercato energetico nazionale nel mercato europeo, creare interdipendenze con i Paesi produttori, difendere i valori dell’ambiente in una prospettiva di sviluppo energetico eco-sostenibile”. A tale proposito è importante per Scajola la promozione delle fonti rinnovabili, come dimostrato dall’attuazione della Direttiva europea sui biocombustibili e dai recenti decreti sull’energia fotovolatica. L’obiettivo è di arrivare, nel 2010, ad una produzione di circa 70 TWh, contro gli attuali 55. “Per raggiungerlo, spiega il ministro, abbiamo incentivato in modo mirato le fonti rinnovabili con lo strumento dei certificati verdi; introdotto uno specifico incentivo per il solare fotovoltaico; voluto impiegare lo strumento dei certificati verdi per sostenere l’ammodernamento degli impianti idroelettrici e geotermoelettrici; perfezionare le regole d’accesso agli incentivi, per garantire la finaziabilità dei progetti”. Scajola si sofferma poi sul successo avuto dal provvedimento per l’installazione d’impianti fotovoltaici nelle case, che ha fatto registrare, tra il 19 settembre e il 31 dicembre 2005, 12.000 domande, per una potenza totale degli impianti di circa 350 MW, tanto, dice il ministro, “da dover approvare un nuovo provvedimento per portare la realizzazione complessiva di tali impianti fino a 500 MW”. Quanto al carbone, Scajola ammette che si tratta ancora della fonte più conveniente per l’alimentazione elettrica. Affermando che “secondo un piano predisposto dal mio ministero, nel 2010 la quota del carbone sarà pari al 19%, corrispondente ad una produzione di circa 61 TWh, per effetto della conversione a carbone di alcune centrali ora alimentate ad olio combustibile, con un significativo guadagno in termini d’efficienza ed abbattimento degli elementi inquinanti. La quota del gas, invece, dovrebbe superare il 50% e quella delle energie rinnovabili salire a circa il 20%”. Per il nucleare, Scajola, sottolinea come il Governo segue con attenzione gli sviluppi del settore a livello internazionale, e intende perseguire obiettivi industriali di ricerca realisticamente raggiungibili. “Importante, conclude Scajola, sarà partecipare a progetti per lo sviluppo e l’industrializzazione dei reattori nucleari di terza generazione, come il progetto EPR, e nello stesso tempo trovare soluzioni per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi”. “Diversificare le fonti di approvvigionamento” è l’imperativo per il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, secondo il quale “occorre fare più affidamento sul gas, le energie alternative e, in modo più limitato, sul carbone pulito”. “Il gas, sostiene Matteoli, ci aiuterà nei prossimi anni, non solo dal punto di vista energetico, ma anche per tener fede agli impegni di Kyoto per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Ma occorre diversificare i Paesi di approvvigionamento, e realizzare nuovi gassificatori”. Fondamentale, per Matteoli, il ruolo del Gestore del sistema elettrico per l’energia rinnovabile. “Gli incentivi al settore, afferma, creano mercato, testano nuove tecnologie, nuovi materiali e rendono competitive queste fonti di energia”. E poi, aggiunge il responsabile del dicastero dell’ambiente, “c’è il successo del fotovoltaico”, un successo, forse, non immaginato. L’eolico, secondo Matteoli, “ha ormai raggiunto una tecnologia matura. Molti sono i progetti per nuovi campi eolici. Esenziale sarà l’impatto con il territorio. Anche il risparmio energetico rappresenta una soluzione importante per il ministro dell’ambiente, per fronteggiare un momento di precarietà del sistema energetico. “Nel breve periodo, sostiene Matteoli, può essere una soluzione percorribile e per nulla minimalista. Piccoli accorgimenti quotidiani ed acquisti mirati possono far risparmiare energia in modo consistente e far bene all’ambiente”. Che il futuro sia nelle fonti rinnovabili trova d’accordo Bruno Tabacci e Enrico Letta, che in questo numero di Elementi danno vita ad un vivace “Faccia a Faccia” sui delicati temi legati al mondo energetico. Ma, afferma Tabacci, “in un orizzonte più vicino, credo nella generazione termoelettrica, il cui obiettivo al 2010 è l’abolizione dell’uso del petrolio utilizzando un mix di gas, carbone pulito e rinnovabili”. Per Letta le rinnovabili garantiranno la sicurezza degli approvvigionamenti e la compatibilità ambientale. Diverse le posizioni su quella che potrebbe essere la fonte del futuro. Per Tabacci è senz’altro il carbone pulito, ché precisa, “è quasi una scelta obbligata, anche tenendo conto degli elementi negativi conseguenti un mix troppo sbilanciato sul fronte del gas naturale, che pongono maggiori problemi per sicurezza e l’approvvigionamento”. Letta, invece, ritiene difficile dare una risposta, “l’Italia, dice, ha scelto il gas naturale come fonte da utilizzare per il lungo periodo. I settori dell’energia elettrica e del gas naturale sono ormai strettamente connessi e lo saranno di più in futuro. Le politiche di liberalizzazione ne dovranno tenere conto”. E si mostra scettico su un ritorno a breve al nucleare, perché pensa, “questa non è un’opzione disponibile. Acquisiamo però le competenze tecniche e cogliamo gli eventuali sviluppi della ricerca”. Per Tabacci, il nucleare è usato in tutto il mondo, e l’Italia non può perdere di vista i progressi della ricerca. “Impegniamoci, sostiene, in compartecipazioni nella produzione di energia da nucleare in altri Paesi europei”. Inoltre su questo numero di Elementi, oltre all’editoriale del Presidente del Grtn, Carlo Andrea Bollino, che sollecita scelte di politica energetica concrete “da attuare con saggezza e determinazione, competenza e lungimiranza, per dare all’Italia la possibilità di affrontare il futuro con tranquillità e sicurezza, guardando all’Europa e al mondo senza timori d’inadeguatezza e d’inferiorità”, un interessante speciale sulle fonti rinnovabili in Germania e un confronto con il nostro Paese. Completano il settore energetico, gli articoli sul successo dell’incentivo al fotovoltaico; quello sull’attività della Borsa elettrica, con la novità dei TEE, titoli d’efficienza energetica, che secondo Giorgio Szegö, Presidente del Gme, incentiveranno un uso più razionale dell’energia elettrica; e quello sull’attività dell’Acquirente Unico, che conferma l’importante capacità di fungere da calmieratore dei prezzi del mercato elettrico destinato ai clienti vincolati. Il numero è arricchito dall’intervista allo scrittore Raffaele La Capria, per la comunicazione d’impresa, secondo il quale è importante recuperare il valore del pensiero e della parola, “grandi energie dell’uomo”. E incalza: “riappropriamoci della capacità di ascoltare per capire l’altro e noi stessi; dell’immaginazione, per aiutare una creatività che oggi è latitante, e impossessiamoci del nostro passato senza faziosità, per sapere chi siamo veramente”. Interessante l’intervista sul mondo del lavoro a Walter Passerini, giornalista ed ex direttore de:”Il Corriere Lavoro”, che analizza il cambiamento del concetto di lavoro in una “società a rischio” come la nostra. Per ulteriori informazioni: GRTN - Ufficio Stampa - Tel. +39 06 8165 4614 - e-mail : info@grtn.it - www.grtn.it

www.grtn.it