E' stata pubblicata una relazione della Commissione Europea intesa a rendere piu' efficace il regime agevolativi per le colture energetiche. Il testo e' accompagnato da una proposta di regolamento relativo alla riforma della Pac che anticipa i contenuti in materia di una sua totale revisione prevista per il 2008, introducendo la necessita' di ulteriori interventi atti a promuovere l'uso dei biocarburanti; l'adozione di misure relative all'offerta accompagnate da misure relative alla domanda; l'opportunita' di ulteriori incentivi agli agricoltori a preferire colture pluriennali. La revisione accanto al sistema che permette la coltura sui terreni a riposo di piante agricoli per scopi non alimentari, ma finalizzati alla produzione di energia, prevede un aiuto di 45 euro per ettaro, come sostegno destinato agli agricoltori che si convertono a produzione energetiche. Si tratta di un sostegno che puo' interessare una superficie massima di 1,5 milioni di ettari sull'intera superficie europea. L'aiuto per le colture energetiche e' stato attuato per la prima volta nel 2004.
Nei primi due anni di attuazione del regime le superfici per le quali stata presentata domanda di pagamento diretto sono state di gran lunga inferiori alla superficie massima garantita di 1,5 milioni di ettari: la superficie complessiva si approssimata a 300 000 ettari nel 2004 (20% circa) e a 570 000 ettari nel 2005 (38%). I paesi che si sono maggiormente avvalsi del regime nel 2005 sono stati la Germania, la Francia e il Regno Unito. I dati preliminari disponibili per il 2006 sembrano confermare una marcata tendenza all'aumento in questo senso. Gli Stati membri trasmetteranno dati precisi riguardanti il 2006 a meta' settembre 2006. Tuttavia, una parte della produzione di colture energetiche non beneficia ne' dell'aiuto per il ritiro dei seminativi ne' di quello per le colture energetiche. Secondo le stime della Dg Agri, il 24% circa delle superfici seminate a colza e ravizzone per la produzione di biodiesel nella campagna 2004/2005 e il 38% nel 2005/2006 non hanno presentato domanda di aiuto.
Tra i motivi di questo scarso accesso alle facilitazioni va annoverata la complessita' delle misure e l'obbligo per gli agricoltori di sottoscrivere un contratto con un collettore/trasformatore prima di inviare la richiesta. Per questo motivo la Commissione si propone una semplificazione delle procedure, soprattutto per quanto riguarda il sistema di garanzie richieste sia a i produttori che ai trasformatori. Anche grazie all'introduzione di questi fattori di semplificazione c'e' piu' ottimismo per il futuro: ad esempio, nel caso del bioetanolo, appare probabile che le capacita' produttive si quadruplichino di qui al 2008, in particolare in Francia, Germania e Spagna. Complessivamente, nel 2008 ci potrebbero essere 42 impianti di produzione di bioetanolo, mentre nel 2005 vi erano solamente 13 impianti funzionanti. Analogamente, la capacita' di produzione di bioetanolo potrebbe quasi raddoppiarsi tra il 2005 e il 2007, con importanti investimenti in Germania, Francia e Spagna. (ANSA).
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